Abbandoniamo guerre spaziali e alieni malvagi questa settimana per dedicarci a qualcosa di completamente diverso. La parola d’ordine della rubrica di questa settimana è ‘fiori’ perché l’anime degli anni ’80 di cui vi parleremo è Sandy dai mille colori. Siamo nel 1987 quando arriva in Italia questo anime prodotto dallo Studio Pierrot e trasmesso in Giappone su Nippon Television l’anno prima. Protagonista ancora una volta una maghetta – protagoniste alle quali ormai sappiamo quanto il Giappone fosse affezionato in quegli anni – che riceve dei fantastici poteri da due folletti venuti da un altro pianeta. Queste le premesse per l’inizio di numerose avventure.
Sandy dai mille colori: la trama
L’incontro con Pico e Paco e il dono magico
La protagonista dell’anime è Sandy, una bambina di 10 anni figlia di due fiorai. Ha una grande passione per il disegno, tanto che da grande sogna di diventare mangaka. La sua vita cambia quando incontra due folletti, Pico e Paco, arrivati da Fiorelandia. Per caso assistono al gesto eroico della bambina che fa di tutto per proteggere un Dente di Leone che sta per essere schiacciato; così comprendono che è proprio lei la bambina che stavano cercando. Le fanno un dono speciale: una bacchetta magica grazie alla quale potrà materializzare tutto ciò che desidera, basterà disegnarlo. Ci sono però due regole da ricordare: ogni magia dura un tempo limitato alla fine del quale ciò che è stato creato scomparirà e ogni cosa può essere creata, e quindi materializzarsi, solo una volta. Ciò vuol dire che Sandy non potrà disegnare due volte la stessa cosa.
La signora Trudi e la lotta contro i fiori
Bastano i primissimi episodi di Sandy dai mille colori per presentarci tutti gli esilaranti personaggi della serie animata. Conosciamo i genitori di Sandy, papà grande appassionato di fiori e mamma grande sognatrice e amante del disegno. Conosciamo Roby, commesso del negozio di fiori dei genitori di Sandy per cui la bimba ha un debole; e conosciamo la signora Trudi, allergica ai fiori e per questo desiderosa di distruggerli tutti. Sarà l’antagonista di Sandy. È comunque con lei che la protagonista dovrà spesso fare i conti ma, grazie alla sua magia, riuscirà sempre a scamparla. Nel terzo episodio ci viene presentato anche il simpatico nonno paterno di Sandy, Cesare: un uomo anziano dalla lunga barba ma tanto atletico e avventuroso, al punto tale da voler convincere il figlio ad abbandonare il modo dei fiori per fare l’esploratore insieme a lui. Non riuscirà a convincerlo, in compenso in molti episodi coinvolgerà sua nipote e il suo amico Ciccio a seguirlo nelle sue imprese e avventure.
Il segreto della signora Trudi e la neve improvvisa
Bisognerà arrivare al 20esimo episodio per capire il perché la signora Trudi odi tanto i fiori e ne sia diventata anche allergica. In passato aveva regalato un mazzo di rose da lei stessa coltivate al suo grande amore ma un’ape nascosta tra queste lo punse sul volto. Lui la lasciò senza pensarci due volte e da allora lei odia i fiori. Cercando di trovarle un nuovo amore, Sandy combinerà un grosso pasticcio che alla fine servirà però per mettere pace con la signora Trudi.
Le avventure di Sandy vanno avanti tra vari imprevisti per una ventina di episodi durante i quali la protagonista riesce sempre a risolvere gli intoppi grazie alla sua bacchetta a forma di tulipano. Arrivati al 24esimo e penultimo episodio le cose però cambiano. La protagonista si accorge che la sua magia inizia ad avere dei problemi e perdere progressivamente di efficacia. Ad allarmare tutti è però il fatto che in piena estate inizi a nevicare. Cosa sta accadendo?
Il finale
Sono Pico e Paco a svelarlo: Fiorelandia è in grave pericolo ed è per questo che la magia di Sandy non ha più effetto. I due folletti devono tornare nella loro dimensione ma la bambina non vuole abbandonarli. Decide allora di seguirli: su un quaderno disegna un portare che viene poi attraversato da tutti e tre. Rimasto a terra e col portale ben in vista, il quaderno attira l’attenzione di tutti i membri della famiglia che vengono così risucchiati nel portale, signora Trudi compresa! Arrivata a Fiorelandia, Sandy scopre dal capo dei folletti che a causare tutti i problemi è stata la loro principessa che si è addormentata. Da qual momento il sole è stato oscurato, è arrivata la neve e il gelo, i fiori sono appassiti e Fiorelandia è diventato il paese del gelo. Per svegliarla servirà una ‘goccia argentata’ che si trova su di un monte. Sarà proprio Sandy, con l’aiuto di tutta la famiglia e gli amici, a trovarla, svegliare la principessa e a riportare Fiorelandia al suo splendore.
Sandy dai mille colori: le curiosità
Quelle differenze con le altre maghe dello Studio Pierrot
Con Sandy dai mille colore siamo tornati nel mondo delle maghette degli anni ’80. Ci ritroviamo infatti in quel gruppo di ragazzine con capacità uniche nel loro genere ma essenzialmente simili create dallo Studio Pierrot. Così dopo Creamy, Evelyn, Magica Emy, arriva l’ultima creazione dello Studio, anche lei con una immancabile ‘y’ nel nome: Sandy! Al team manca però ancora una maghetta, Fancy Lala, che arriverà un bel po’ di anni dopo, alla fine degli anni ’90. Le cinque ragazze dai poteri magici si somigliano per tanti aspetti: una famiglia semplice, spesso gestori di un negozio; la presenza di un affascinante ragazzo (molto simile anche nell’aspetto) di cui la protagonista è innamorata; l’aiuto di folletti, creaturine magiche da cui provengono i poteri donati alla protagonista. In Sandy dai mille colori ci sono però due differenze sostanziali. La prima è che Sandy, alla fine della storia, potrà mantenere i suoi poteri (cosa che non accade per le altre); la secondo è che la protagonista non si trasforma in una giovane adulta, come accade per le maghette che la anticipano, ma rimane una ragazzina di 10 anni.
Un tono più infantile
L’assenza di una trasformazione in una versione più adulta e avvenente della protagonista al momento delle varie magie, elimina inevitabilmente quel tocco malizioso presente negli altri anime di questa ‘saga’ dello Studio Pierrot. Sandy è e rimane bambina e se a questo si aggiunge l’elemento del disegno, l’anime risulta chiaramente perfettamente adatto ad un pubblico fatto di bambini. Il tono è più infantile rispetto alle protagoniste che l’hanno preceduta e in cui anche l’aspetto romantico è maggiormente sviluppato.
La sigla
L’allegra sigla di Sandy dai mille colori, trasmessa da Mediaset, su Italia 1, nel 1987, è cantata da Cristina D’Avena.
I personaggi
Sandy – È la protagonista, una bambina di 10 anni che sogna di diventare una disegnatrice di fumetti.
Pico e Paco – Folletti provenienti da Fiorelandia che donano a Sandy i poteri magici.
Maura – Mamma della protagonista, gestisce con il marito il negozio di fiori Flower Shop.
Maurizio – Padre della protagonista.
Cesare – Nonno di Sandy e simpatico avventuriero
Roby – Commesso del negozio dei fiori dei genitori di Sandy di cui quest’ultima è innamorata.
Ciccio – Fratello di Roby e migliore amico di Sandy
Signora Trudy – Ricca signora allergica ai fiori, sarà spesso l’antagonista di Sandy fino al cambiamento finale
Carmelo – Maggiordomo della sig.ra Trudi e sempre al suo fianco.
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Volete rivivere le storie di altri anime degli anni ’80? Ci siamo emozionati con la storia di Pollyanna, abbiamo fatto un tuffo nel passato con Ryu il ragazzo delle caverne, tra Sorgenti Maledette con Ranma 1/2, nella gara di magia della streghetta Bia. Siamo andati in un futuro distopico con Conan e ci siamo appassionati alle sfide sportive di Holly e Benji, Lotti e Mila e Shiro. Ma anche molto, molto altro!
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