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Cuore: il meisaku tratto dal libro di Edmondo De Amicis

Cambiano nettamente i toni in questo nuovo appuntamento con la rubrica dedicata agli anime degli anni ’80. Lasciamo il mondo delle maghette giapponesi per tuffarci in un appuntamento ricco di sentimenti e, per tanti, anche di ricordi. Tra gli adattamenti che probabilmente meno avremmo trovato possibili nel mondo dell’anime c’è sicuramente quello di Cuore. Forse non tutti sanno che il celebre libro di Edmondo De Amicis, che molti avranno letto tra i banchi di scuola, è diventata nel 1981 una serie anime composta da 26 episodi prodotta dalla Nippon Animation. Parliamo dunque di un meisaku, un adattamento delle grandi opere letterarie per l’infanzia legato, quindi, al World Masterpiece Theater. La storia, così come è il suo messaggio, non viene intaccato in questo adattamento anime, che si presenta sotto forma di diario scritto dal suo protagonista.

Cuore: di cosa parla?

Il diario di Enrico Bottini

Chi ha avuto l’occasione di leggere il libro di Edmondo De Amicis sa già che Cuore è la storia scritta sotto forma di diario da Enrico Bottini. Il nostro protagonista è un bambino che frequenta la terza elementare e che decide di scrivere e, dunque, raccontare le sue avventure e i suoi sentimenti. L’inizio della storia ci presenta la famiglia Bottini e, in particolare, Enrico, pronto a tornare a scuola dopo le vacanze, certo di ritrovare la gentile maestra Delcati. In realtà, con una lettera, l’insegnante lo avverte che quest’anno non ci sarà. Al suo posto c’è il maestro Perboni, noto per la sua severità. Questa notizia scoraggia il nostro protagonista che però, nel corso dei vari episodi, scoprirà che Perboni è invece un maestro molto gentile che ha a cuore i suoi alunni.

L’amicizia come valore primario

Le vicende che vengono raccontate nei vari episodi hanno protagonisti Bottini insieme ai suoi compagni di classe. Derossi, Garrone, Franti, Robetti sono alcuni dei ragazzini che vivranno nel corso della storia una serie di vicissitudini legate alla vita nella scuola ma anche a quella più personale, in famiglia. Uno dei temi dominanti in tutto il corso del racconto è proprio quello dell’amicizia. Lo vedremo, ad esempio, già nei primissimi episodi, quando Robetti, per proteggere un bambino, si farà travolgere in strada, procurandosi una frattura. Questa lo costringerà a rimanere per lungo tempo in ospedale e a camminare, successivamente, con le stampelle. Saranno proprio i suoi compagni di classe a stare al suo fianco in questo momento per lui difficile: la lontananza dalla scuola sarà infatti alleviata dalle visite costanti dei suoi amici, che cercheranno di tenerlo aggiornato su tutto ciò che accade tra i banchi di scuola.

I ‘racconti mensili’ del maestro Perboni

Come i lettori del libro ricorderanno, una delle parti più interessanti e toccanti trovate tra le pagine del libro di Edmondo De Amicis sono i famosi ‘racconti mensili‘. Si tratta di storie dalla forte morale, che hanno come protagonisti ragazzi dell’età di Enrico, che il maestro Perboni è solito raccontare ai suoi alunni, prendendo spesso spunto da vicende che accadono in classe. Nel libro sono 9 in tutto ma, nell’anime, non compaiono tutte.

Nell’episodio cinque troviamo, ad esempio, il racconto de Il piccolo patriota padovano. Nell’ottavo La piccola vedetta lombarda; nel sedicesimo Il piccolo scrivano fiorentino; L’infermiere di Tata e Sangue romagnolo, invece, rispettivamente negli episodi 22 e 25. Negli episodi 13 e 14, invece, c’è il racconto intitolato Dagli Appennini alle Ande. Va detto che proprio da questo è tratto un altro anime che fa parte del World Masterpiece Theater della Nippon Animation, dal titolo Marco. Non compaiono nell’anime i racconti dal titolo Il tamburino sardo, Valor civile e Naufragio.

Il finale

Le vicende di Enrico Bonetti e dei suoi compagni di classe si interrompono nel ventiseiesimo episodio. Il nostro piccolo protagonista, dopo aver trascorso una giornata indimenticabile con i suoi compagni di classe grazie ad un pic-nic, riceve una brutta notizia dai suoi genitori: presto dovrà abbandonare Torino per trasferirsi a Roma. Suo padre ha ricevuto una promozione importante che lo costringe a cambiare città e l’intera famiglia deve quindi seguirlo. Enrico è affranto perché dovrà dire addio ai suoi amici. La notizia a loro arriva proprio nel giorno dell’esame finale, quando il maestro Perboni, che proclama Enrico secondo migliore della classe, comunica che il ragazzo andrà via. Le lacrime scorrono sul volto del nostro protagonista, le stesse al momento della sua partenza alla stazione. Qui tutti i suoi compagni, compresi gli insegnanti, gli danno un ultimo saluto, con tanto di piccoli doni ricordo. Salutandoli dal finestrino del treno, Enrico promette loro di non dimenticarli e conclude dicendo: “Un giorno voglio scrivere un libro su di voi”.

Cuore: curiosità e considerazioni

Un capolavoro per tutte le età

Negli anni ’80 Cuore era un libro già molto conosciuto e letto (essendo stato pubblicato quasi un secolo prima). È per questo che la visione dell’anime, al tempo, non fu apprezzata soltanto dai più piccoli, ma anche dagli adulti. Se i ragazzini si immergevano nelle vicende dei coetanei e in un mondo a loro così familiare come quello della scuola, gli adulti facevano un vero e proprio tuffo nel passato, non solo rivivendo storie già lette tra le pagine del celebre libro di De Amicis, ma proprio ritrovando situazioni e atmosfere vissute personalmente anni prima. È l’infanzia vissuta da nonni e bisnonni, dai giochi per strada, alle strade ancora popolate da piccoli negozi, botteghe di artigiani, i pic-nic all’aperto. Da non dimenticare la presenza di una classe prettamente maschile, in cui si condivideva tutto con i propri compagni.

Amicizia, crescita e scuola: il valore pedagogico

L’anime Cuore, così come il libro, non si allontana dal racconto di una tematica principale che è quella della scuola. Nella classe del maestro Perboni prendono forma e vita non solo vicende di vario genere ma anche sentimenti ed emozioni che definiscono la crescita dei suoi alunni. Partiamo dal fatto che i vari alunni sono perfettamente caratterizzati, nonché diversi uno dall’altro per carattere e situazione sociale. Non per questo, però, vengono fatte distinzioni, anzi il racconto pone invece l’accento su valori importanti come quello dell’educazione familiare e della disciplina. In alcuni casi, differenziandosi dal libro, gli alunni vivono una ‘metamorfosi’ in senso positivo. È il caso di Franti che, sul finale, comprende i suoi errori e da ‘bullo’ diventa poi amico di Enrico e degli altri. È in tutto questo che l’anime assume, probabilmente ancor di più del libro per il suo impatto immediato, una forte funzione pedagogica.

La sigla

Tra le sigle più amate degli anime degli anni ’80, quella di Cuore, dal titolo ‘Il libro Cuore‘, è cantata da I Cavalieri del Re e scritta da Riccardo Zara, cantante e guida del gruppo vocale. Dal 1990 la sigla è stata però sostituita con quella omonima all’anime, cantata da Giampaolo “Giampi” Daldello, con testo di Alessandra Valeri Manera e musica e arrangiamento di Vincenzo Draghi.

I personaggi

Enrico Bottini – Protagonista della storia. Ragazzino di circa 11 anni che vive a Torino con la sua famiglia, appartenente alla media borghesia.
Nino – Fratello minore di Enrico.
Silvia – Sorella maggiore di Enrico.
Alberto – Padre di Enrico. Nel libro lavora come ingegnere, nell’anime invece presso un giornale.
Adriana – Madre di Enrico.
Ernesto Derossi – Amico di Enrico, è il più bravo della classe nonché figlio di uno stimato medico.
Garrone – Amico di classe di Enrico, grande e grosso e noto per sua forza. È più grande degli altri perché, a causa di problemi di salute, è rimasto lontano dalla scuola per due anni.
Coretti – Compagno di classe di Enrico, è povero e figlio di un veterano delle guerre d’indipendenza italiane.
Giulio Robetti – Compagno di classe di Enrico che, vittima di un incidente in strada, è costretto a rimanere in ospedale per lungo tempo.
Franti – Il ribelle della classe, già cacciato da altre scuole. Inizialmente un vero bullo, alla fine, grazie ai compagni, cambierà atteggiamento e diventerà loro amico.
Maestro Perboni – Insegnante di Enrico severo ma dalla grande umanità.
Signorina Delcati – Ex maestra di Enrico, poi insegnante di prima elementare del fratellino Nino.

De Amicis. Cuore: 8
  • De Amicis, Edmondo (Autore)

Curiosi di riscoprire altre storie di anime degli anni ’80? Dopo la storia dello scambio nella culla di Jane e Micci, ci siamo avventurati tra i viaggi di Capitan Harlock e tra i mille pasticci di Doraemon e Nobita. Siamo andati alla scoperta del corpo umano con ‘Siamo fatti così’,  e ci siamo appassionati alle sfide sportive di Holly e BenjiShingo e Mila e Shiro. Ma anche molto, molto altro!

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Anna Montesano

Scrittrice da quando ne ho memoria, dai diari al web. Viaggiatrice incallita e malata di serie tv, appassionata di tv e cinema. Nella vita un solo motto: "Perché rimandare a domani quando puoi vederlo oggi?"

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