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Sottosterzo, sovrasterzo e aiuti elettronici alla guida | Auto for Dummies

Se la meccanica dalla sua ha raggiunto traguardi eccezionali e migliorare ancora richiede investimenti sempre maggiori, l’elettronica ci corre in aiuto. Prestazioni, sicurezza e comodità sono concetti alla base di tutti gli aiuti elettronici e oggi non possiamo fare altro che affidarci a loro. Se un tempo i differenziali meccanici o gli innovativi schemi strutturali delle sospensioni riuscivano nel loro intento, oggi troviamo meccanismi più “silenziosi” ed incogniti quanto i loro acronimi. TCS, ABS ed ESC sono solo alcuni dei tanti accorgimenti adottati da tecnici e ingegneri.

credit: sbdautomotive.com

Sistemi di assistenza alla frenata e alla trazione

Una volta ottenuto un buon motore, gli ingegneri devono trovare il modo di trasferire tutta la coppia alle ruote nel modo migliore possibile. Prima ancora il sistema frenante deve essere studiato in modo da avere una potenza adeguata, solitamente superiore a quella fornita da propulsore.

Sia 50 o 100 kW la potenza generata, tanta deve essere quella assorbita dal sistema frenante della vettura nelle più disparate condizioni. E’ qui che intervengono l’ABS (sistema anti-bloccaggio) o il differenziale elettronico. Queste due tecnologie permettono alla centralina di evitare che le ruote si blocchino, ad esempio in presenza di acqua o ghiaccio sul terreno. Il differenziale elettronico è quel meccanismo che, oltre a sfruttare la meccanica, è in grado di trasferire una coppia differente alle singole ruote garantendo una migliore aderenza, specialmente in curva.

Come funziona l’ABS

Entrando nel dettaglio dei principali sistemi elettronici, analizziamo l’ABS. Questo sistema di controllo elettro-meccanico rileva il bloccaggio di una o più ruote e varia in modo intermittente la pressione finale esercitata sul disco freno. Tutto ciò si traduce in una sensazione di “sobbalzo” sul pedale del freno.

Occorre esercitare la giusta forza con il piede, anche se alcuni si potrebbero spaventare da questi movimenti non ordinari del pedale; nelle frenate di emergenza risulta fondamentale. E’ uno dei primi controlli elettronici introdotto ed ha subito continue migliorie nel corso degli anni; sistemi ausiliari come l’EBD (ripartitore elettronico di frenata) rendono la frenata sempre più sicura. Ne consegue uno spazio di arresto del veicolo minore anche se, per alcuni tipi di terreni, questa tecnologia non favorisce la massima decelerazione possibile.

credit: automobile.it

Cos’è il TCS

Il TCS (sistema di controllo della trazione) e l’EPS (programma elettronico di stabilità) finalizzano la dinamica della vettura intervenendo su parametri specifici che massimizzano la coppia trasmessa alle ruote ai limiti di slittamento e perdita di aderenza. Se da un lato l’abilità del pilota è in grado di superare alcuni limiti imposti dall’elettronica, se non ci si trova in pista è opportuno non disattivare questi tipi di controlli.

Il Traction Control System (TCS), o anti-slip regulation (ASR) è un sistema che impedisce il pattinamento delle ruote in fase di accelerazione. La centralina (ECU) utilizza in modo simultaneo diversi sistemi e, se l’ABS può essere sfruttato in modo secondario, il TCS può agire direttamente sull’alimentazione del motore. Riducendo leggermente la potenza erogata; la coppia in eccesso che determina il pattinamento delle ruote viene limitata sfruttando la massima la massima aderenza offerta dal terreno.

L’effetto è quello di avere meno potenza, specialmente su terreni poco compatti. Il vantaggio è dato dal fatto che la centralina “pensa” molto più velocemente di noi e un errato dosaggio della potenza da parte del guidatore è un errore comune che può facilmente causare sottosterzo o sovrasterzo.

Differenza tra sottosterzo e sovrasterzo?

Una breve parentesi su questi due classici comportamenti di una vettura su strada. La dinamica di funzionamento di uno pneumatico sul terreno è molto più complessa di quello che sembra. Il modello “ruota che gira” risente di fenomeni specifici che occorre studiare in modo accurato.

Senza entrare troppo nel tecnico, il sottosterzo è quel fenomeno, tipicamente legato alle auto a trazione anteriore, per cui la perdita di aderenza delle ruote motrici tende ad allargare la traiettoria di percorrenza obbligando ad aumentare la sterzata e rischiando il bloccaggio delle ruote.

In breve, se prendete una curva troppo veloce, l’attrito tra gomma e terreno non è più sufficiente a mantenere la traiettoria e banalmente “andate dritti”.  La perdita di aderenza può avvenire anche a causa del terreno sconnesso ma, se bel controllata, è facilmente recuperabile riducendo il gas e regolando in modo più dolce la sterzata.

Il sovrasterzo, al contrario, tende a stringere la traiettoria impostata dal guidatore. Questo è dovuto alla perdita di aderenza sulle ruote posteriori, condizione tipica delle auto a trazione posteriore. Il sottosterzo è una condizione assai più comune di quest’ultima in quanto la maggior parte delle vetture stradale è a trazione anteriore e le ruote in questione devono assolvere al duplice compito di fornire coppia alle ruote e mantenere la traiettoria sterzando.

Il sovrasterzo può provocare il classico testacoda portando ad un possibile effetto pendolo; nei casi più estremi il veicolo è soggetto a ribaltamento. Difficilmente un’auto di bassa potenza si trova in questa situazione ma qualsiasi veicolo spinto all’estremo delle sua capacità può sperimentare questa dinamica.

credit: carsguide.com

Frenate assistite e di emergenza

Altre tecnologie innovative ed in grado di sfruttare una sensoristica avanzata permettono di sperimentare una guida sicura nei diversi scenari di guida. Nel caso in cui la pressione sul freno non dovesse essere sufficiente ad azionare l’ABS o ad arrestare il veicolo prima di un ostacolo, i sistemi di frenata assistita o di emergenza sfruttano telecamere e radar regolando la pressione del sistema frenante in modo automatico.

Dopo che il Foward Collision Warning (FCW) vi ha avvisato dell’ostacolo in avvicinamento, il sistema di frenata assistita contribuisce al rallentamento e l’Automatic Emergency Breaking (AEB) completa l’arresto di emergenza evitando la collisione.

credit: ansys.com

Sistemi ausiliari

Troviamo poi tutta quella serie du ADAS (sistemi avanzati di assistenza alla guida) che ultimamente risultano disponibili anche sui modelli più economici. La frenata di emergenza automatica (AEB), il sistema di controllo dei punti ciechi (BSA) e il rilevatore di stanchezza solo solo alcuni degli accorgimenti che, grazie ad opportuni sensori, radar e telecamere contribuiscono a minimizzare incidenti e situazioni di pericolo.

Anche il guidatore più esperto è soggetto a stanchezza e distrazione. Specialmente nei lunghi viaggi e su strade a percorrenza veloce, alcuni dei maggiori pericoli sono dati dai veicoli in sorpasso e dal non corretto mantenimento della corsia. Il BSA (Blind Spot Assist) è in grado di evidenziare con apposite spie, sugli specchietti o sul cruscotto, l’avanzamento di veicoli fuori dal raggio visivo degli specchietti, nei cosiddetti punti morti.

LEGGI ANCHE: Test drive Mercedes-Benz Nuova Classe A: il futuro della tecnologia su quattro ruote

Il Lane Keeping System (LKS), assieme a tutte le varianti di cruise control adottivi, avvisa sull’involontario cambio di corsia correggendo, nei modelli più avanzati, la traiettoria di percorrenza. Nelle varianti più accessoriate troviamo anche il Traffic Sign Recognition in grado di riconoscere i segnali stradali fisici e ricordarceli durante il tragitto; particolarmente utile per quanto riguarda i limiti di velocità.

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Federico Marino

Amante dei motori, specie quelli grossi e rumorosi, appassionato di tecnologia e di tutto ciò che è scientifico e innovativo. Studente in ingegneria energetica, tento di sopravvivere al caos della Grande Milano con una piccola reflex, rock 'n 'roll sempre in cuffia e tanti buoni propositi!

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