Se la scorsa volta abbiamo fatto un salto nel futuro in una realtà distopica con le avventure di Conan, oggi facciamo un tuffo nel passato con una storia più semplice ma ricca di cuore: quella di Anna dai capelli rossi. Impossibile non conoscere questa bambina, la cui storia oggi è un vero e proprio classico. Siamo verso la fine del 1980 quando questo anime prodotto dalla Nippon Animation approda in Italia, ottenendo da subito buoni ascolti. D’altronde l’anime vanta la regia di Isao Takahata che, circa 5 anni dopo avrebbe co-fondato lo Studio Ghibli con il suo vecchio amico Hayao Miyazaki, nonché con Toshio Suzuki e Yasuyoshi Tokuma. Ma di cosa parla Anna dai capelli rossi e perché ha avuto tanto successo?
Anna dai capelli rossi: la trama
La storia di Anna Shirley
“Siamo sul finire del 19esimo secolo quando una bambina dai capelli rossi, navigando dalle rive del Canada verso l’Isola Principe Edoardo, sognava piena di speranze la sua vita futura.” Inizia così la versione italiana di Anna dai capelli rossi, un’introduzione che ci ambienta nel mood della storia. La nostra protagonista è Anna Shirley, una ragazzina di 11 anni dalla fervida immaginazione e la sciolta parlantina, orfana di entrambi i genitori. Nonostante sia sempre allegra, Anna ha una storia molto triste alle spalle. Nata a Bolingbroke, nella Nuova Scozia, da Walter e Bertha Shirley, docenti di liceo, rimane orfana pochi mesi dopo la nascita. I genitori infatti muoiono di una malattia infettiva, e Anna, che non ha altri parenti, viene affidata ad una vicina senza grandi possibilità e con un marito spesso ubriaco. Quando quest’ultimo muore in un incidente, Anna viene affidata alla signora Hammond, che vive con il marito e i suoi otto figli in una baracca. La protagonista si occuperà dei bambini della signora ma, due anni dopo, anche il marito della signora Hammond muore e Anna viene stavolta affidata ad un orfanotrofio.
Adottata “per sbaglio” dai Cuthbert
Anna Shirley rimane in orfanotrofio per circa quattro mesi, fino a quando non arriva la telefonata di Marilla e Matthew Cuthbert. Si tratta di due fratelli anziani, che non hanno famiglia – nessuno dei due si è sposato – e che hanno deciso di adottare un ragazzo come aiuto nella loro fattoria. L’età avanza e Matthew, in particolare, ha qualche problema di cuore, da qui la decisione dell’adozione. Per un disguido, però, alla Casa dal ‘Tetto verde’, abitazione dei due fratelli, verrà inviato non un ragazzo bensì una ragazza: la nostra Anna. Lo stupore di entrambi è grande: Marilla, in particolare, è decisa a risolvere immediatamente il disguido, riportando il giorno dopo la bambina all’orfanotrofio. Durante il viaggio, la donna però ascolta la storia di Anna e ne rimane molto toccata. Decide alla fine di tenerla con se, con grande gioia di Matthew, conquistato dall’allegria di Anna sin dai primi istanti.
Diana, Gilbert e l’inizio della scuola
Convivere con l’esuberanza e la fantasia di Anna per i Cuthbert non è facile all’inizio. La bambina riesce comunque ad adattarsi con facilità alla vita di Avonlea anche grazie alla conoscenza di Diana Barry, ragazzina della sua stessa età con la quale nasce un’amicizia che poi durerà negli anni. Con l’arrivo dell’autunno, Anna inizia inoltre a frequentare la scuola. La protagonista ha 11 anni ma è tendenzialmente analfabeta, non avendo mai potuto frequentare lezioni. E se questo scatena i primi malumori nella bambina, l’incontro con Gilbert Blythe ne crea di nuovi. Si tratta di un compagno di classe che rimane subito colpito da Anna, eppure invece di manifestarle questo sentimento, decide di prenderla in giro per il colore dei suoi capelli, soprannominandola ‘Pel di carota’. I capelli sono il tasto dolente di Anna – lei li definisce bruttissimi per il loro colore – ed è per questo che si offende e decide di non parlargli più. Tra loro nasce comunque una rivalità basata sullo studio. Anna è desiderosa di imparare e lo fa in fretta, mettendo spesso in difficoltà Gilbert, fino ad allora il migliore della classe.
La maestra Stacy e l’Accademia di Queen
Trascorso il primo anno insieme ai Cuthbert, per Anna dai capelli rossi sono cambiate tante cose. Il rapporto con Matthew e Marilla è cresciuto. Quest’ultima, in particolare, ha sciolto ormai ogni riserva per la bambina e comprende di amarla con tutto il cuore. Intanto a scuola arriva una nuova maestra, Muriel Stacy. Si tratta di un’insegnante che ispirerà Anna a tal punto da decidere di seguire le sue orme e diventare a sua volta maestra. E mentre la rivalità negli studi con Gilbert continua a crescere, Anna decide di creare il “Club del Racconto” insieme ad alcune compagne di classe. Nel corso del terzo anno scolastico, proprio la maestra Stacy proporrà ai ragazzi più meritevoli della classe di frequentare un corso intensivo per prepararsi agli esami di ammissione all’Accademia di Queen. Anna è entusiasta ma la sua felicità cala quando scopre che la sua migliore amica Diana non vuole proseguire con gli studi. Dunque, le loro strade saranno destinate a separarsi. Alla fine del nuovo anno scolastico, le ore passate sui libri si trasformeranno in grande soddisfazione. Anna, insieme a Gilbert Blyth, risulteranno primi tra gli studenti di tutta l’isola di Prince Edward, conquistando inoltre l’accesso all’Accademia.
L’odio/amore con Gilbert e il dramma di Matthew e Marilla
Ormai la nostra Anna dai capelli rossi non è più una bambina: ha 15 anni e per lei sia avvicina il momento del diploma. La sfida costante contro Gilbert nello studio è stata per lei, in tutti questi anni, la miccia per dare sempre di più e decidere alla fine di laurearsi. Non sa, però, che in tutti questi anni lui è stato sempre innamorato di lei, nonostante lei non abbia voluto avere con lui alcun tipo di rapporto da quando, da bambino, l’offesa in classe. Il loro è un rapporto di amore odio che, tuttavia, sul finale avrà una svolta inaspettata. Intanto Marilla teme il momento in cui Anna lascerà l’isola per continuare i suoi studi. Tutto cambia quando i problemi di salute di Matthew peggiorano e l’uomo ha un attacco di cuore che allarma Anna proprio nel momento più difficile dei suoi studi per il diploma. Marilla allora le mente su Matthew e lei riesce a terminare i suoi studi al meglio, dando a Matthew la sua ultima grande gioia: la ragazza ha vinto una borsa di studio per i suoi voti altissimi.
Il finale
Dopo una grande gioia per Anna arriva un grande dolore: Matthew muore, stroncato da un infarto. La ragazza, a questo punto, si ritrova davanti ad una decisione: lasciare Marilla da sola per proseguire i suoi studi o rinunciarvi e rimanere con quella che per lei è ormai sua madre? Gli affetti alla fine prevalgono: Anna decide di rinunciare alla sua borsa di studio per rimanere ad Avonlea con Marilla. Gilbert, che aveva rinunciato a proseguire gli studi a causa delle scarse possibilità economiche, decide di lasciare ad Anna il suo incarico di maestro nella scuola di Avonlea. È con questo gesto che Anna dai capelli rossi scioglie ogni riserva su Gilbert: i due fanno finalmente pace, riprendendo quel rapporto d’amicizia destinato nel tempo a diventare qualcosa di ancor più importante. Nell’ultima scena, Anna scrive sul suo diario, raccontando le sensazioni e i cambiamenti che la vita le ha imposto negli ultimi tempi, ammettendo di aver fatto la scelta giusta. Così, guardando dalla finestra della casa dal tetto verde, conclude: “Finalmente posso fermarmi qui, serena ad ammirare lo splendore del mondo”.
Anna dai capelli rossi: curiosità
Il romanzo: una storia vera?
Così come accaduto con le precedenti quattro storie del progetto World Masterpiece Theater di Nippon Animation, anche la serie animata Anna dai capelli rossi è tratta da un romanzo per ragazzi. Si tratta di Anne of Green Gables, di Lucy Maud Montgomery, una scrittrice canadese che, in parte, racconta proprio la sua storia. In Italia, il romanzo è diventato Anne di Green Gables, poi ristampato come Anna dai capelli rossi dopo il successo dell’anime. Green Gables in italiano è diventato poi ‘Tetti verdi’. Dettaglio cosa che rende chiaro l’abbinamento alla Casa dal tetto verde in cui la protagonista vive con i Cuthbert.
Il caso del nome
In italiano è diventata “Anna” con la A finale, ma nella versione originale del romanzo – così come in quella dell’anime – la protagonista si chiama “Anne”. Tiene però a chiarire a tutti di avere una “E” alla fine del suo nome, anche se non si pronuncia. Questa sottolineatura viene riproposta anche nella versione italiana di romanzo e cartone animato, seppur con la “A”, dunque adattato alla lingua. La situazione si ripropone però anche nel manga disegnato da Yumiko Igarashi, edito da Planet Manga. Stavolta però non è la vocale finale ad essere evidenziata, piuttosto si gioca su Anna-Hanna.
La fantasia e l’evoluzione di Anna
C’è un tema preponderante nella serie, che rimane attaccato alla protagonista fin dall’inizio della storia: quello della fantasia. La nostra Anna dai capelli rossi ha un’infanzia molto drammatica, eppure arriva dai fratelli Cuthbert ricca di speranza e allegria. Emozioni che è riuscita a salvaguardare proprio grazie alla sua fantasia, al rifugiarsi in un mondo che riesce a regalarle sentimenti importanti anche solo attraverso un fiore o un nome fittizio che amerebbe avere. È questa fantasia, questa esuberanza che fa innamorare Matthew e Marilla sin da subito. Questa alimenta i sogni della ragazza e le sue speranze per il futuro. Eppure, nell’evolversi della storia, Anna si confronta con la realtà, spesso contrastante con i suoi sogni. La maturazione della protagonista è evidente e molto forte, come palesa poi il finale. Anna comprende, alla fine, che c’è una mediazione tra sogno e realtà e che, soprattutto, il regalo più grande che la vita le ha fatto sono gli affetti, quella famiglia che ha sempre desiderato.
La vera fattoria dei Cuthbert
La fattoria dal tetto verde dei fratelli Cuthbert esiste realmente. È un luogo del cuore della scrittrice del romanzo, Lucy Maud Montgomery, da lei spesso frequentato da piccola in quanto casa dei suoi cugini. La casa si trova a Cavendish, sull’Isola del Principe Edoardo, apparteneva alla famiglia MacNeill ed è oggi un luogo frequentatissimo da turisti e appassionati del romanza (oltre che dell’anime). Infatti è stata dichiarata National Historic Site nel 1985.
Prequel e remake
La serie Anna dai capelli rossi è andata in onda in Italia per la prima volta nel 1980 su Rai 1 per poi essere replicato più volte su Rai 3. In occasione del trentennale, nel 2010, è arrivato anche in Italia un prequel dal titolo “Sorridi, Anna“, in cui vengono raccontati i primi anni della protagonista, prima che venisse adottata dai Cuthbert. Dieci anni dopo l’uscita dell’anime originale, è poi arrivato un film d’animazione, “Anna dai capelli rossi: la strada verso Green Gables”, fatto dai primi 100 minuti della serie, che non è mai arrivato al cinema. È stato invece proiettato molti anni dopo nel Ghibli Museum. Esiste inoltre “Anne of Green Gables: The Animated Series” è una serie nata in Canada con scopo educativo. Infine, nel 2017, è arrivata su Netflix la serie Tv “Chiamatemi Anna“, che ha avuto 3 stagioni e si è conclusa nel 2020.
La sigla
“Anna dai capelli rossi va’, vola e va’ come una rondine, però un nido non ce l’ha, non ha una mamma né un papa”. Impossibile leggere questa frasi senza canticchiarle, d’altronde la sigla di Anna dai capelli rossi, ancora oggi, è una delle più celebri dei cartoni animati anni ’80. È cantata da I Ragazzi dai Capelli Rossi col coro di Paola Orlandi, sul testo di Luigi Albertelli. Una sigla che ha fatto però molto discutere per la sua somiglianza al brano Rivers of Babylon dei Melodians.
I personaggi
Anna Shirley – protagonista della storia, meglio nota come Anna dai capelli rossi
Marilla Cuthbert – sorella di Matthew, adotta Anna e ne diventa tutrice e, dunque, madre
Matthew Cuthbert – tutore di Anna, sarà per lei come un padre
Diana Barry – migliore amica di Anna
Gilbert Blythe – rivale negli studi, amico/nemico di Anna. Tra loro nascerà poi un sentimento.
Muriel Stacy – maestra e fonte d’ispirazione per Anna
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