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Cara dolce Kyoko: la ‘normalità’ come punto di forza

Un anime degli anni '80 che racconta una storia d'amore in cui tutti possono immedesimarsi

Gli amori che devono affrontare mille peripezie prima del loro coronamento sono un altro tema caro agli anime degli anni ’80. Uno dei prodotti più celebri di quegli anni che rispecchiano questo tema è Cara dolce Kyoko. Noto anche come Maison Ikkoku, l’anime è tratto da un manga seinen scritto e disegnato da Rumiko Takahashi. I 15 volumi tankōbon sono infatti diventati un cartone animato composto da ben 96 episodi, andati in onda in Giappone per la prima volta nel 1986 e arrivati in Italia nel 1989 su Junior TV.

L’anime, così come il manga, ha ottenuto un successo tale da essere ancora oggi uno dei più amati dal pubblico di quegli anni, probabilmente per la capacità di fondere ironia, divertimento e sentimenti profondi.

Cara dolce Kyoko: la storia

Il dramma di Kyoko

Il 96 episodi che compongono Cara dolce Kyoko si basano principalmente sul travagliato rapporto sentimentale fra lo studente universitario Yūsaku Godai e l’affascinante Kyōko Otonashi. Quest’ultima è vedova da pochi mesi: suo marito Soichiro le è stato portato via da una malattia e il dolore per la sua perdita è ancora molto forte.

L’uomo era l’amministratore della Maison Ikkoku, condominio in cui abita il protagonista; alla sua morte Kyoko decide dunque di occuparsene personalmente, così come faceva il marito. Per questo si trasferisce nel condominio ed è qui che fa la conoscenza dei suoi abitanti e iniziano le avventure che popolano i vari episodi della serie animata.

cara dolce kyoko

Colpo di fulmine

Prima di presentarci Kyoko e il suo dramma, l’anime ci presenta Yūsaku Godai. Il ragazzo vive nella Maison Ikkoku da qualche tempo ma è ormai deciso a lasciarla per trovare un nuovo alloggio. Colpa dei suoi vicini, Akemi Roppongi, Yotsuya e la signora Ichinose, che gli impediscono di studiare perché organizzano costantemente festicciole nel suo appartamento. Così il primo episodio ci mostra Godai che saluta tutti e con tanto di valigia tra le mani sta per uscire dalla porta del condominio ma è proprio in quel momento che fa il suo ingresso Kyoko.

La donna è bellissima e per Godai è un vero e proprio colpo di fulmine, tanto che decide immediatamente di abbandonare i suoi propositi di lasciare la Maison. Da qui inizierà la sua ‘missione’ di conquistarla, cosa che causerà ad entrambi non poche disavventure.

Godai e Kyoko tra mille peripezie

Tra Godai e Kyoko nasce subito un’amicizia. Il ragazzo è impegnato negli studi: ha infatti bisogno di superare l’esame di ammissione all’università, fallito al primo tentativo. Kyoko cerca di supportarlo e aiutarlo a trovare la tranquillità che cerca per arrivare al suo obiettivo e questo inizia ad avvicinarli. Godai riuscirà in questa piccola impresa ma una serie di incidenti e gaffe lo metteranno in difficoltà con Kyoko.

Così una sera, dopo aver bevuto troppo, Godai dichiara a Kyoko i suoi sentimenti e la trascina in camera sua dove, però, si addormenta. L’episodio creerà una frattura tra i due che sarà sanata solo qualche tempo dopo. Ai vari imprevisti causati da Godai si aggiunge però anche un rivale: Shun Mitaka.

godai kyoko

Godai in crisi

Quando Kyoko decide di accettare l’invito di alcune amiche per una partita a tennis, incontra l’affascinante maestro Mitaka. L’uomo è subito colpito dalla bellezza della donna e inizia a corteggiarla in modo assiduo, diventando di fatto il rivale di Godai per il quale, intanto, Kyoko ha iniziato a provare dei sentimenti. La donna è però molto confusa in quando nel suo cuore continua a vivere l’amore per il suo marito defunto. Quando Godai scopre che Kyoko è una vedova, decide di portare rispetto alla sua condizione e al sentimento che ancora la lega all’ex.

A questa delusione si aggiunge per il ragazzo quella dello scarso successo in campo lavorativo. Dopo essersi laureato in un istituto universitario di scarso prestigio, Godai riscontrerà grandi difficoltà a trovare un lavoro che lo soddisfi, procurandogli un senso di inferiorità e frustrazione nei confronti di Kyoko.

Il finale

Tutti i nodi vengono però sciolti nel finale della storia. Mentre il maestro Mitaka, innamoratosi di Asuna Kujo (ragazza che sposa e con la quale ha poi 3 figli), lascia stare Kyoko, quest’ultima confessa i suoi sentimenti a Godai e riesce solo negli ultimi minuti dell’anime a lasciar andare l’amore per il marito defunto.

Ascoltando per caso le parole di Godai di fronte alla tomba dell’uomo, Kyoko, commossa, comprende infatti che è tempo di lasciare andare il ricordo e vivere questo nuovo amore. Anche le famiglie di entrambi appoggeranno questa storia d’amore che si coronerà con un matrimonio. Negli ultimi istanti dell’anime, Godai e Kyoko, ormai diventati genitori della piccola Haruka, la portano alla Maison Ikkoku, dove le dicono che abiterà perché è qui che loro si sono conosciuti e innamorati.

cara dolce kyoko finale

Cara dolce Kyoko: curiosità e considerazioni

La ‘normalità’ come punto di forza

Qual è la caratteristica di questo anime che lo ha reso uno dei più amati degli anni ’80 e non solo? Al porsi questa domanda e riflettendoci su, probabilmente la risposta più coerente sarebbe: la sua normalità. Normale è la condizione in cui la storia d’amore tra Godai e Kyoko nasce e si sviluppa. Non esistono elementi soprannaturali, né aspetti surreali a movimentare la conoscenza e l’innamoramento tra i due protagonisti. Le condizioni di questa storia d’amore sono quelle della vita reale, in cui chiunque potrebbe ritrovarsi.

Cara dolce Kyoko è un anime che coinvolge lo spettatore perché potrebbe essere lui il Godai o la Kyoko della situazione. L’anime è intriso di una normalità che in quanto tale diventa coinvolgente, perché porta sullo schermo emozioni, problemi, imprevisti e sentimenti che chiunque potrebbe vivere.

Non solo sentimenti…

È vero che i sentimenti e la loro evoluzione sono alla base di questa storia; è anche vero che non ne sono l’unico elemento fondante. La forza di Cara dolce Kyoko sta anche nel suo saper alternare momenti seri a situazioni bizzarre, divertenti, senza però mai cadere nel ridicolo, rompendo l’incantesimo romantico dell’anime. Peripezie, malintesi, momenti ilari e spensierati danno fiato nel corso della narrazione, alleggerendo il racconto, in alcuni punti, anche drammatico.

Ricordiamo, infatti, che la protagonista vive un forte malessere a causa della morte del marito, tema ricorrente nella storia, anche in modo determinante. A spezzare questa tensione arrivano Godai e i suoi vicini di condominio, con momenti esilaranti e imbarazzanti. La presenza di situazioni bizzarre, dedite al sorriso, non solo, dunque, scioglie la tensione accumulata in alcuni frangenti dell’anime, ma serve a rendere i momenti seri di maggiore impatto sullo spettatore.

Punti deboli?

Chi ha letto il manga e ha poi guardato l’anime potrebbe essere rimasto spiazzato o, addirittura, in qualche tratto deluso. Va infatti sottolineato che, come spesso accade, non mancano differenze tra l’uno e l’altro. Parliamo non tanto della storia in se quanto in alcuni tratti dei personaggi, e protagonisti in particolare, le cui personalità vengono accentuate in modo differente. Accade così che la maturità della vedova Kyoko vista nell’anime sia invece molto meno presente nel manga, facendole perdere di fatto quella determinante malinconia. Un aspetto criticabile, così come lo è stato aspramente quello del doppiaggio italiano dell’anime, per qualcuno non all’altezza della storia raccontata.

La sigla

Cara dolce Kyoko mantiene le sigle di apertura e chiusura giapponesi.

Volete rivivere altre storie legate agli anime degli anni ’80? Siamo andati sui monti insieme ad Heidi e Annette, tifato per i protagonisti di Prendi il mondo e vai e vissuto i tormenti d’amore di Johnny. Ci siamo immersi in trame horror con Bem il mostro umano, vissuto il drammatico percorso di Remi e ci siamo appassionati alle sfide sportive di Holly e BenjiShingo e Mila e Shiro. Ma anche molto, molto altro!

Perfect Edition
  • Takahashi, Rumiko (Autore)

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Anna Montesano

Scrittrice da quando ne ho memoria, dai diari al web. Viaggiatrice incallita e malata di serie tv, appassionata di tv e cinema. Nella vita un solo motto: "Perché rimandare a domani quando puoi vederlo oggi?"

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