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Star Blazers: la corazzata Yamato, l’anime di Nishizaki ‘stravolto’ da Matsumoto

L'anime giapponese, nato da Yoshinobu Nishizaki e Leiji Matsumoto, arrivato in Italia solo dopo un viaggio negli Stati Uniti d'America

Siamo nel 1980 quando, dopo un lungo viaggio e numerosi passaggi, l’anime col titolo di Star Blazers arriva in Italia. Una nuova guerra spaziale tra terrestri e malvagi alieni viene raccontata attraverso 26 episodi, che hanno come padri due nomi non da poco: Yoshinobu Nishizaki e Leiji Matsumoto. La storia di Star Blazers, che nasce come La corazzata Yamamoto, è molto più complessa di così, e va raccontata nei suoi vari passaggi per rendere chiara l’entità del prodotto che arriva in Italia.

Va però subito detto che Star Blazers si configura come un anime ‘spartiacque’. Si tratta di un prodotto che ha caratterizzato un’evoluzione rispetto ai suoi predecessori e ha fatto da modello per anime successivi, come Mobile Suit Gundam e Neon Genesis Evangelion. Proprio il tratto innovativo, affiancato al successo che l’anime ottenne sin da subito in Giappone (e non solo!), porterà alla produzione di ulteriori serie animate e film d’animazione sequel o legate alla storia originale.
Ma di cosa parla Star Blazers?

Star Blazers: la storia dell’anime

La Terra distrutta dalla radioattività?

L’anime è ambientato nel futuro, anche rispetto ai nostri tempi. Siamo infatti nel 2199 e lo scenario che ci viene mostrato è tragico. La Terra sta per morire e tutto a causa della radioattività scatenata sul pianeta dall’impero di Gamilon, un popolo alieno al cui comando c’è il malvagio Supremo Desslock. La popolazione terrestre non è ancora del tutto disintegrata: chi è rimasto in vita è costretto a rifugiarsi nel sottosuolo. Eppure neppure lì si è al sicuro.

La radioattività penetra sempre più nel sottosuolo, motivo per il quale ai terrestri rimasti resta solo un anno prima che tutto sia contaminato e che, dunque, la vita sulla Terra sia del tutto disintegrata. L’unica speranza per la salvezza del pianeta giunge in modo inaspettato: due piloti spaziali, durante una ricognizione, intercettano un’aliena svenuta che ha con se una capsula. All’interno di questa, viene trovato un messaggio che appartiene alla regina Starsha.

star blazers anime

Arriva dallo spazio un’ultima speranza per la Terra

La regina Starsha è venuta a conoscenza delle condizioni critiche in cui vivono i terrestri, motivo per il quale ha deciso di mettere a loro disposizione una propria avanzatissima tecnologia: il cosmo DNA. Si tratta di un meccanismo in grado di eliminare la radioattività, che quindi eliminerebbe definitivamente il problema della Terra, purificandola. Un’ottima notizia, quindi, per il pianeta, peccato solo che la regina in questione e il suo prezioso potere si trovino sul pianeta Iskandar, che dista dalla Terra 148 milioni di anni luce.

Si tratta di un lunghissimo viaggio, impossibile da concludere (con tanto di ritorno sulla Terra) in 365 giorni, che sono quelli che il pianeta ha a disposizione prima di morire. La regina però ha pensato anche a questo, inviando sulla Terra, nel suo messaggio, le istruzioni per compiere questa difficile missione.

L’equipaggio della corazzata Yamato

La regina Starsha ha inviato sulla Terra le istruzioni per creare il motore a ‘onde moventi’, ovvero un dispositivo che, sfruttando la curvatura dello spazio, è in grado di far compiere ad una astronave del balzi iperspaziali. In questo modo l’astronave ha la possibilità di coprire lunghissime distanze in poco tempo. Di fronte a queste precise istruzioni, i protagonisti dell’anime iniziano a muoversi. Ma di chi stiamo parlando?

Per compiere la missione viene riesumata una nave giapponese della seconda guerra mondiale, la corazzata Yamato (che nella versione italiana viene soprannominata Argo). Questa viene riadattata con tutte le modifiche del caso, completata dal motore a onde moventi e dotata da un potentissimo cannone. L’equipaggio è capitanato da Avatar, uomo anziano dalla grande esperienza; il vero protagonista dell’anime è però il primo pilota Derek Wildstar, affiancato dal suo migliore amico Mark Venture. Non manca la consueta affascinante figura femminile, Nova, che finirà per innamorarsi del protagonista.

star blazers anime protagonisti

Il viaggio verso Iskandar

La Yamato parte dunque in missione verso il pianeta Iskandar, ma il viaggio che li attende è ricco di insidie e pericoli e non fila affatto liscio. Il Supremo Desslock non è disposto a cedere terreno ai nemici, e tenta con tutto se stesso di ostacolare il loro arrivo al cospetto della regina Starsha. È per questo che, nei vari episodi che ne seguono, i nostri protagonisti sono quasi sempre impegnati nella lotta contro l’impero nemico, il cui obiettivo è conquistare la Terra.

Gli attacchi di Desslock impediscono inoltre alla Yamato di utilizzare spesso i balzi temporali, processo che priva la nave spaziale di ogni tipo di protezione. È proprio in quei momenti che il nemico ne approfitta per colpirli e, in uno di questi, riesce anche ad abbordare la Yamato/Argo, facendo rischiare grosso ai nostri protagonisti.

Il finale

Tra mille peripezie, la Yamato, attraversando la Nube di Magellano, arriva però a destinazione e riesce ad impossessarsi del potere purificatore. Riparte così alla volta della Terra, ed è proprio durante il viaggio di ritorno che arriva lo scontro finale con l’impero del Supremo Desslock. Quest’ultimo riesce ad iniettare la radioattività nell’equipaggio. Il sacrificio di Nova riesce però ad attivare il Cosmo DNA appena ottenuto, salvando i compagni.

Finalmente Desslock è distrutto e ormai l’equipaggio è vicino alla Terra, che viene così purificata. Nelle ultime immagini, il capitano Avatar, in lacrime per la riuscita della missione, muore. Intanto Nova, data per spacciata, si riprende, e abbraccia con amore Derek.

star blazers avatar

Star Blazers: curiosità e considerazioni sull’anime

L’occidentalizzazione dell’anime

L’anime che arriva in Italia degli anni ’80 parte sì dal Giappone ma, prima di giungere nel nostro paese, fa uno stop non di poco conto negli Stati Uniti d’America. Qui, il primo approccio con la storia è arrivato non con la serie animata, bensì col film anime Corazzata spaziale Yamato. Portato in onda col titolo di Space Cruiser, ebbe in America un buon successo, tanto da far fiutare agli americani il buon affare che avrebbero potuto ottenere puntando anche sulla serie anime. E così fu.

La versione per il mercato USA dell’anime giapponese subisce però una vera e propria occidentalizzazione. In primis nel titolo, che diventa Star Blazers, poi nei nomi dei protagonisti, che vengono così ‘anglofonizzati’. Così, al posto di Susumu Kodai, Daisuke Shima e Jūzō Okita, ci ritroviamo nomi come Derek Wildstar, Mark Venture e Capitano Avatar. Inoltre, nel nome stesso della nave spaziale, che da Yamato (così chiamata solo nei primi tre episodi ‘americani’), diventa Argo.

Un modo, quest’ultimo, anche per limitare i riferimenti alla seconda guerra mondiale, soprattutto perché in ottica giapponese. In questo senso, se prima la parola ‘Yamato’ serviva anche ad indentificarne il suo equipaggio come un’unica unità, ora il gruppo di protagonisti viene indicato con l’appellativo di ‘Star force’, perdendo ogni tipo di connotazione storica e riferimento giapponese.

Dall’America all’Italia

È solo l’inizio di una serie di cambiamenti operati dalla versione americana. La serie animata originale è inoltre trasformata attraverso tagli e censure. Pensandola come destinata ad un pubblico di bambini e ragazzini, la versione americana opera, infatti, anche una riduzione della violenza, delle morti, una limitazione del linguaggio offensivo e dei riferimenti all’uso di alcol (mostrati nell’anime in svariate occasioni).

Quella che arriva dunque in Italia nel 1980, non è la versione giapponese dell’anime, bensì questa riadattata dagli Stati Uniti. Le prime due stagioni furono trasmesse nel 1980 su TSI, l’emittente svizzera in lingua italiana, con il titolo di Star Blazers e con sigla americana. Successivamente, la serie venne replicata sulle televisioni locali italiane su distribuzione Telemond, mantenendo lo stesso titolo, ma con la nuova sigla d’apertura. Sottolineiamo che in Italia l’anime è noto non solo come Star Blazers, ma anche come La corazzata spaziale Yamato, o ancora I guerrieri delle stelle.

La storia continua (ma taglia Capitan Harlock!)

La storia dell’equipaggio della Yamato non si conclude con le avventure raccontate in questo articolo. Seguono infatti altre due stagioni dell’anime, seguito delle vicende narrate nella prima, nelle quali i protagonisti devono far fronte al minaccioso Impero della Cometa. Morto Avatar, sarà Derek a prendere il comando della nave spaziale, pronto a sconfiggere anche i nuovi nemici e salvare ancora la Terra. Ma non è finita qui: alle tre stagioni dell’anime, seguono vari film animati, uno speciale televisivo, un remake live-action.

Curioso inoltre il fatto che, originariamente, la prima serie animata – La corazzata Yamato – dovesse essere composta da 39 episodi, e non 26 come poi è giunta a noi. Stando a quanto raccontato dal regista della serie, Noboru Ishiguro, furono gli iniziali bassi ascolti e le spese di produzione elevate a costringere Nishizaki a ridurre il numero degli episodi da 39 a 26. Proprio quei 13 episodi mancanti sarebbero serviti a Matsumoto per introdurre Capitan Harlock come nuovo personaggio della serie.

La sigla dell’anime

Inizialmente arrivata in Italia con la sigla americana, la serie animata si avvale solo successivamente di una sigla italiana, dal titolo ‘Star Blazers‘, cantata da Gli Argonauti. In chiusura rimase però la sigla finale americana con i crediti in inglese.

Volete rivivere altre storie di anime degli anni ’80? Vi ricordiamo che siamo andati all’avventura con Goku, protagonista di Dragon Ball. Ci siamo tuffati nella missione de La regina dei mille anni e tra le stelle col principe Chobin. Abbiamo vissuto i tormenti d’amore di Johnny e della dolce Kyoko. Ci siamo immersi nelle battaglie su pattini a rotelle di Muteking. Abbiamo vissuto il drammatico percorso di Remi e ci siamo appassionati alle sfide sportive di Holly e BenjiShingo e Mila e Shiro. Ma anche molto, molto altro!

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Anna Montesano

Scrittrice da quando ne ho memoria, dai diari al web. Viaggiatrice incallita e malata di serie tv, appassionata di tv e cinema. Nella vita un solo motto: "Perché rimandare a domani quando puoi vederlo oggi?"

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