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Peline Story: un viaggio di formazione dall’animo ‘femminista’

Un anime degli anni '80, 'fratello' di Remi e viaggio di formazione, dall'animo femminista che combatte il cattivo industrialismo

È tempo di rituffarci nel progetto World Masterpiece Theater della Nippon Animation. Più volte nel corso della nostra rubrica dedicata agli anime degli anni ’80 abbiamo rivissuto storie ispirate a romanzi della letteratura per ragazzi mondiale e questa settimana ci tufferemo in Peline Story.

Siamo agli inizi degli anni ’80 quando in Italia arriva Peline Story, un anime che si ispira al romanzo ‘In famiglia’ del 1893 di Hector Malot. In Giappone questa serie animata, che conta ben 53 episodi, è uscita un paio di anni prima, ottenendo un discreto successo soprattutto grazie al lungo e intricato viaggio che la protagonista compie al fianco di sua madre. Il genere meisaku torna dunque in questo anime dal sapore dolce e amaro, che racchiude in se – come il genere d’altronde vuole – una forte morale ricca di insegnamenti.

Ma di cosa parla Peline Story?

Peline Story: la storia dell’anime

Un amore ostacolato

Come ogni anime degli anni ’80 che si rispetti, anche la protagonista di questo anime, la giovane Peline, ha perso un genitore. È proprio da qui che infatti parte la sua storia e il lungo viaggio che è determinata ad intraprendere insieme alla sua mamma. Peline ha 13 anni e, nel primo episodio, ha perso il suo papà Edmond Paindavoine da cinque giorni, rimanendo sola con la madre. La ragazzina ha adesso un solo obiettivo: realizzare l’ultimo desiderio di suo padre, ovvero continuare il loro viaggio per tornare in Francia e incontrare il nonno.

Il nonno di Peline, padre di suo padre, non è in buoni rapporti con la famiglia. Tutto nasce dalla decisione, anni prima, di Edmond di sposare colei che è poi diventata la mamma di Peline. La donna, Mary Doressany, è una ragazza anglo-indiana che Edmond conosce durante un viaggio in India. Il padre non accetta questo matrimonio per la nazionalità di lei e lo ripudia.

peline story mamma

L’inizio di un lungo viaggio

Prima di morire Edmond esprime però il desiderio che Peline e sua madre lascino la Bosnia, luogo da cui ha inizio la storia dell’anime, per recarsi in Francia e riallacciare i rapporti con il nonno. Se la madre di Peline è molto titubante e impaurita al pensiero di un viaggio così lungo, la ragazzina vuole onorare la promessa fatta al padre. Così, dopo aver versato qualche lacrima alla vista della tomba del padre in lontananza, madre e figlia si mettono in viaggio su di un carro alla volta della Francia.

È la cittadina di Maraucourt il luogo in cui Peline e sua madre devono arrivare, ma il viaggio non sarà privo di ostacoli. D’altronde è proprio il viaggio la componente principale dell’intero anime, elemento che spesso troviamo negli anime appartenenti al progetto World Masterpiece Theater.

Un altro dramma nella vita di Peline

Ma si sà, il dramma in questi anime è sempre dietro l’angolo. E così anche Peline deve fare i conti presto con un nuovo e grande dolore: la morte di sua madre. Le due riescono ad arrivare a Parigi ma la donna raggiunge la città fortemente debilitata. Per cercare di salvarla, Peline vende tutto quello che ha, carretto compreso, e compra le medicine alla mamma ma la donna muore comunque, lasciandola sola. È proprio prima di morire che le svela la verità sul nonno che si è opposto in passato al matrimonio col padre.

Da sola e affranta, Peline non si arrende e decide comunque di raggiungere Maraucourt a piedi da Parigi. Arrivata in città scopre che il nonno è ancora a capo di una importante compagnia ma è cieco e aspetta con ansia il ritorno di suo figlio Edmond, non sapendo ancora che lui è invece morto.

peline nonno anime

L’incontro col nonno sotto mentite spoglie

Peline decide di non irrompere di punto in bianco nella vita del nonno ma di comprendere prima la situazione. Così si presenta in città sotto falso nome e riesce a farsi assumere come operaia nella fabbrica del nonno. La ragazzina riesce però a cogliere un’importante occasione che dà una svolta alla sua vita: conoscendo anche l’inglese oltre al francese, fa da traduttrice in un momento critico, salvando l’azienda. Il nonno la nota e la promuove sua segretaria personale, invitandola a vivere a casa sua.

È qui che Peline scopre che l’uomo sta cercando disperatamente il figlio, che crede essere ancora in India. Sarà solo dopo un po’ di tempo che, tramite i suoi informatori, scoprirà che il figlio è morto. L’uomo cade in depressione ma la vicinanza e l’amore incondizionato di Peline lo salva.

Il finale

Il nonno è ormai fortemente affezionato a questa ragazzina che, purtroppo, non ha mai visto in quanto cieco. È per questo che non ha notato la forte somiglianza che ha con suo figlio Edmond, cosa che però gli fa notare Françoise, la vecchia balia del figlio. L’uomo inizia dunque a nutrire i primi sospetti sull’identità della ragazzina e fa partire delle indagini segrete su di lei. Queste portano, sul finale, a ‘smascherare’ Peline che, finalmente, confessa all’uomo di essere sua nipote.

Nonno e nipote sono al settimo cielo. L’uomo non ha trovato solo la figlia di suo figlio ma anche una ragazzina sveglia e capace che porterà alla sua azienda importanti migliorie per i suoi lavoratori. Il finale viene reso ancora più lieto dall’operazione agli occhi del nonno: convinto dalla nipote, l’uomo si opera e, dopo qualche tempo, riacquista la vista.

Peline story: curiosità e considerazioni sull’anime

Un viaggio di formazione

Anche Peline Story, così come gli altri anime del progetto World Masterpiece Theater, è un anime di formazione. La protagonista, una ragazzina di 13 anni, affronta un vero e proprio viaggio di formazione, cresce e matura eppure in modo differente rispetto ad altri bambini che abbiamo incontrato in articoli precedenti. Le vicende che Peline affronta nel corso del suo viaggio non sono soltanto personali, non si restringono dunque ai suoi affetti e conoscenti. Peline viene anzi a contatto con decine di sconosciuti e una lunga serie di tematiche complicate, di fronte alle quali questa ragazzina non può e non riesce a voltarsi dall’altra parte.

Peline Story è un anime che partecipa attivamente alla realtà sociale del suo tempo. La storia è sì drammatica ma, al contempo, pura, perché va comunque sempre ricordato che al centro della storia c’è una ragazzina e che chi guarda l’anime è un pubblico di minori soprattutto. E così, in questo lungo viaggio in cui Peline è affiancata prima da sua madre, poi da suo nonno, la protagonista impara a conoscere i suoi cari in pregi e difetti, arrivando infine a conoscere anche se stessa. Lei stessa è infatti un connubio tra i caratteri dei due parenti: dolce e altruista come la madre, determinata e intraprendente come il nonno.

Il viaggio di formazione ha così ‘successo’: Peline ha ora piena consapevolezza di se stessa, delle sue radici e di ciò che la aspetta nel mondo.

Peline: tra femminismo e industrialismo

La storia di Peline, come dicevamo, non è dunque un viaggio focalizzato sulla vita e sugli affetti della protagonista. L’anime anzi presenta al pubblico una lunga serie di spaccati di realtà, spesso anche molto dura, di fronte ai quali la 13enne non rimane impassibile. Peline è già molto matura per la sua età e lo dimostra affrontando in prima persona temi come il divario sociale, il razzismo, e ancor di più la condizione delle donne e dei lavoratori di quell’epoca.

Peline non affronta passivamente la volontà del nonno quando inizia a lavorare nella sua fabbrica. La ragazzina entra anzi spesso in contraddizione con lui, ponendo l’accento su alcuni problemi gravi che riguardano i lavoratori e mettendo di fatto in evidenza il ‘cattivo industrialismo‘, quello che antepone il profitto capitalistico al benessere e alla sicurezza dei suoi dipendenti. Peline, seppur così giovane, si batte contro lo sfruttamento dei più deboli ma soprattutto cerca di migliorare la condizione delle donne lavoratrici e abolire il lavoro minorile (lei stessa, seppur minore, viene assunta per lavorare in fabbrica).

Peline si fa promotrice di un vero e proprio ‘femminismo‘, migliorando alla fine della storia la condizione delle lavoratrici madri con, ad esempio, l’introduzione di un asilo nido nell’azienda. Più in generale, la protagonista assume i tratti di quella figura femminili che è in grado di farsi strada nella società senza l’ausilio di nessuno e che è destinata a diventare esempio per le donne del futuro.

Peline e Remi: due protagonisti così diversi nati dalla penna di Hector Malot

Il lungo viaggio Peline non è insomma un’allegra passeggiata. La ragazzina perde sua madre e continua da sola la ricerca del suo ultimo parente in vita: un nonno non proprio dall’animo docile e gentile. I drammi, insomma, di certo non le mancano, come d’altronde il genere meisaku presuppone; eppure lungi dal paragonare Peline al suo ‘collega’ Remi. Entrambe le vicende nascono dalla penna di Hector Malot, eppure, messe a confronto, propongono al pubblico due protagonisti molto diversi tra loro, seppur ugualmente drammatici.

peline remi anime

La nostra Peline è una ragazzina che non subisce passivamente ciò che le accade, cercando di andare avanti nonostante il dolore. Se Remi vive una lunga serie di dolori e soprusi senza combatterli ma, semplicemente, andando avanti, Peline è una protagonista molto più matura e con idee chiare. Peline si arrabbia, combatte per ciò in cui crede, non accetta le angherie, le ingiustizie, le discriminazioni e combatte contro di queste, anche a rischio di compromettere se stessa. Se Remi, da questo punto di vista, è un’opera puramente sentimentale, Peline Story è di certo più impegnata politicamente.

La sigla

La sigla di Peline Story, che porta lo stesso titolo dell’anime, è cantata da Georgia Lepore, scritta da Paolo Cassella e Vito Tommaso.

Volete rivivere altre storie legate agli anime degli anni ’80? Siamo andati all’avventura con la piccola Memole, combattuto al fianco di Re Artù e riso insieme ai Predatori del tempo. Abbiamo vissuto i tormenti d’amore di Johnny e della dolce Kyoko. Ci siamo immersi nelle battaglie su pattini a rotelle di Muteking; vissuto il drammatico percorso di Remi e ci siamo appassionati alle sfide sportive di Holly e BenjiShingo e Mila e Shiro. Ma anche molto, molto altro!

Peline story
  • Malot, Hector (Autore)

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Anna Montesano

Scrittrice da quando ne ho memoria, dai diari al web. Viaggiatrice incallita e malata di serie tv, appassionata di tv e cinema. Nella vita un solo motto: "Perché rimandare a domani quando puoi vederlo oggi?"

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