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Daikengo: un anime che si ispira al passato per portarci nel futuro

Un anime che presenta evidenti richiami storici che danno un tocco di originalità ad un prodotto già visto

I combattimenti di Goku e dei protagonisti di Dragon Ball lasciano spazio, in questo nuovo appuntamento con la rubrica degli anime degli anni ’80, a quelli di Daikengo. Torniamo a viaggiare nello spazio, immersi in battaglie all’ultimo sangue, nell’anime della Toei Company, realizzato dallo studio Tori Production alla fine degli anni ’70. Bisognerà attendere il 1981 per l’arrivo in Italia di Daikengo, serie animata in cui non mancano colpi di scena distribuiti però in soli 26 episodi.

Pur non essendo la più entusiasmante e avvincente delle opere di questo genere finora affrontate nella nostra rubrica, presenta comunque dei punti di originalità e forza che andremo a scandagliare nel corso dell’articolo. Prima, come sempre, ripercorriamo la storia dell’anime dall’inizio.

Daikengo: la storia dell’anime

Emperius e l’attacco di Roboleon

Questa volta la storia non ha le sue origini sulla Terra. In realtà il nostro bel pianeta neppure è citato nell’anime Daikengo, ambientato invece nello spazio, in un futuro non precisato, tra pianeti e popolazioni aliene di fantasia. Il cardine della Galassia è il pianeta Emperius. Il suo re, Empel, è alla guida dell’intera galassia ma la pace è improvvisamente turbata dalle mire di Roboleon, generale dell’esercito del pianeta Magellano.

daikengo anime roboleon

Questo malvagio personaggio, dalla grandissima forza ed esperienza, – coadiuvata dall’utilizzo di macchinari altamente tecnologici – dà il via ad un attacco su più fronti, conquistando uno dopo l’altro i pianeti circostanti. La sua mira finale è proprio Emperius: qui Roboleon spera di uccidere il suo re e prenderne il posto, così da essere lui ad avere in pugno la galassia.

La crisi del pianeta Emperius

L’incontrastabile forza di Roboleon lo porta facilmente ad avvicinarsi al suo obiettivo finale. Per fronteggiarne l’avanzata, il principe ereditario di Emperius, Samson, affronta le milizie nemiche su un pianeta vicino ma l’incontro con Roboleon gli è fatale. Con un colpo sleale il nemico lo trafigge con la sua spada, uccidendolo. La notizia della sua morte arriva subito a Emperius e travolge il re, che ha dunque perso il suo erede al trono. L’uomo ha però altri due figli: Ryger, che è ora il maggiore e nuovo erede, e Yuga.

L’ultima speranza di salvezza per Emperius è quella che si risvegli Daikengo, un robot gigante che è in realtà un dio-demone cosmico. Daikengo non è però sempre attivo: si risveglia infatti soltanto con l’arrivo di una particolare stella cometa, il cui nome è Stella del Guardiano, che passa però ogni 950 anni.

Il risveglio di Daikengo

In tutta questa drammatica situazione c’è però una buona notizia: la Stella del Guardiano passerà sui cieli di Emperius il giorno successivo. Ciò darà a Daikengo la possibilità di risvegliarsi e combattere le armate di Roboleon. Il re decide allora di affidare il compito di combatterle a bordo del robot a Yuga, il suo figlio minore, in modo che Ryger possa prendere il suo posto come re in caso di sua improvvisa morte. Ryger prende tuttavia una decisione inaspettata, andando a stravolgere i piani del padre.

daikengo robot

Di fronte alle preoccupazioni e al timore dimostrato da suo fratello Yuga, Ryger decide di prendere il suo posto. Il ragazzo sale di nascosto su Daikengo e, una volta risvegliato, parte alla sua guida alla volta dello spazio infinito con l’intento di combattere e sconfiggere una volta per tutte i magellani. In questa guerra non è però da solo: partono infatti al suo fianco la bella Cleo, figlia del primo ministro di Emperius, e Otoke e Anike (un robot meccanico e uno pilota).

Samson non è morto!

Il primo colpo di scena dell’anime Daikengo arriva dopo un po’ di episodi, a guerra già avanzata. Gli scontri mettono spesso in difficoltà Ryger che però in più di un’occasione viene soccorso da un aiutante misterioso. Dice di chiamarsi Bryman e scopriamo essere un cyborg “vagabondo dello spazio”. Solo poco dopo il nostro protagonista scoprirà che Bryman altri non è che suo fratello maggiore Samson.

Dopo essere stato mortalmente colpito da Roboleon all’inizio dell’anime, Samson è stato soccorso da uno scienziato magellano dissidente. L’unico modo per salvargli la vita è stato però quello di trasformarlo in robot. Da quel momento Bryman vaga nello spazio a bordo di una navicella a forma di cavallo. Riunitosi con suo fratello minore Ryger decide però di affiancarlo in questa guerra e aiutarlo a sconfiggere una volta per tutte Roboleon e le truppe magellane.

Il finale

Arriviamo così alla battaglia finale tra le due fazioni. Nell’ultimo episodio ritroviamo Ryger e Bryman fianco a fianco intenti a combattere Roboleon. I due sono ormai vicini al pianeta Magellano ma il nemico ha architettato una trappola che travolge Daikengo. Il robot finisce all’interno di una tempesta spaziale fortissima che protegge di fatto il pianeta nemico. Quando tutto sembra perduto ecco però arrivare i rinforzi: la Flotta dell’Unione Galattica capitanata proprio dal loro fratello minore Yuga.

L’aiuto di Yuga è determinante: Roboleon e la sua truppa vengono sconfitti e poi distrutti. Sconfitti i nemici il nostro gruppo di eroi torna al pianeta Emperius dove il re affida a Ryger il trono. Il ragazzo però comprende che questo non è il suo destino e lascia dunque il trono a Yuga per poi ripartire con Cleo a bordo di Daikengo verso nuove avventure.

daikengo anime

Daikengo: curiosità e considerazioni sull’anime

Un anime con cenni storici

Tra qualche colpo di scena e una trama non delle più originali per quei tempi, l’anime Daikengo stupisce però per alcuni particolari cenni storici. Il più evidente è sicuramente quello rappresentato da Roboleon. Il cattivo dell’anime non è altri che una caricatura di Napoleone, che richiama già dal nome. Anche nell’aspetto il villain lo ricorda senza particolare sforzo, a partire dall’iconico copricapo dell’imperatore francese. Chiaro anche il richiamo alle forti mire espansionistiche e alle battaglie che ne sono susseguite.

L’altro interessante riferimento storico è richiamato dal nome del pianeta d’appartenenza di Roboleon: Magellano. Anche in questo caso non appare casuale: Magellano, il celebre esploratore portoghese conosciuto per essere stato il fautore della prima circumnavigazione del globo, richiama nell’anime il viaggio continuo nello spazio degli abitanti dell’omonimo pianeta alla ricerca di pianeti da conquistare.

Punti deboli e punti forti

Se i riferimenti storici di Daikengo sono sicuramente un punto forte dell’anime, altro elemento che fa la differenza è la presenza di tematiche care al medioevo. Centrale è la figura dei tre fratelli, il loro rapporto e il loro ruolo all’interno del regno. Samson è costretto a rinunciarvi; Ryger invece preferisce vagare nello spazio a bordo di Daikengo piuttosto che regnare, scegliendo la libertà e lasciando il trono al minore dei tre Yuga che, suo malgrado, si ritrova a crescere velocemente e superare le sue iniziali paure.

Re, principi e successioni al trono si intrecciano anche alla presenza di figure femminili come Cleo, che accompagna Ryger nel suo lungo viaggio; o come Lady Baracross comandante supremo delle forze di Magellano che tiene in pugno Roboleon grazie alla sua bellezza e all’atteggiamento seduttivo. A questi punti di forza si affianca però una trama poco originale, già vista. La storia mecha non è delle più forti viste in quegli anni (o dopo), né tantomeno la trama presenta sviluppi memorabili. Piccoli colpi di scena alimentano una storia semplice, che segue schemi già visti. La somma di tutti questi elementi ha come risultato quello di un prodotto medio, la cui visione resta comunque piacevole.

La sigla

L’omonima sigla italiana dell’anime Daikengo è cantata da Simba. È stata scritta da S. Pinna, Walter Rodi e G. Santini.

Volete rivivere altre storie legate agli anime degli anni ’80? Siamo andati all’avventura con Goku, protagonista di Dragon Ball. Abbiamo combattuto al fianco di Re Artù e riso insieme ai Predatori del tempo. Abbiamo vissuto i tormenti d’amore di Johnny e della dolce Kyoko. Ci siamo immersi nelle battaglie su pattini a rotelle di Muteking; vissuto il drammatico percorso di Remi e ci siamo appassionati alle sfide sportive di Holly e BenjiShingo e Mila e Shiro. Ma anche molto, molto altro!

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Anna Montesano

Scrittrice da quando ne ho memoria, dai diari al web. Viaggiatrice incallita e malata di serie tv, appassionata di tv e cinema. Nella vita un solo motto: "Perché rimandare a domani quando puoi vederlo oggi?"

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