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Julie, rosa di bosco: Vienna, Schubert e l’affresco post-bellico

Il nuovo appuntamento con la rubrica degli anime degli anni ’80 non ci porta in futuro, come spesso accaduto nelle precedenti puntate, ma nel passato. Il periodo storico in cui ci troviamo è quello della fine della prima Guerra Mondiale. La storia di Julie, rosa di bosco inizia infatti nel 1918, anno che segna la fine della Grande Guerra. Arrivato per la prima volta in Italia nel 1983, su Rete 4, l’anime, che conta solo 13 episodi, nasce nel 1979 dallo studio di animazione giapponese Dax International. Sullo sfondo della storia della povera protagonista si staglia la visione dell’Austria post-bellica, tra situazioni disagiate a contrasto con la grande bellezza dei suoi luoghi più caratteristici.

Julie, rosa di bosco: la storia

Una tragedia che cambia tutto

Come accennato, siamo nel 1918, la Prima Guerra Mondiale è finita ma la povera Julie, ragazza tirolese, è rimasta orfana. Una bomba ha infatti causato la morte dei suoi genitori, lasciandola da sola a soli 11 anni. A farsi carico di lei è lo zio Carl Klemen che la accoglie benevolmente insieme alla moglie Clara nella sua famiglia. I due hanno tre figli: il maggiore Johann, Tania (che ha la stessa età di Julie), e il pestifero Henrich. Nonostante le iniziali difficoltà ad adattarsi alla nuova vita, Julie crea subito un ottimo legame con la famiglia e soprattutto con Tania, con cui condivide anche scuola e classe.

julie alan

L’incontro con Alan

È a scuola che si sviluppano poi ulteriori dinamiche nella vita della nostra protagonista. Julie, prima di iniziare l’anno scolastico, si imbatte in Alan, un ragazzino dai capelli biondi che quasi la invece con l’auto. Questo involontario incidente scatenerà da parte di Julie una sorta di antipatia nei suoi confronti, che continuerà quando scoprirà che Alan non solo è un suo compagno di classe, ma è anche il più ambito dalle ragazze. Se Julie è scettica nei confronti del ragazzo, Alan si mostra sin da subito interessato a lei e ad approfondire, dunque, la sua conoscenza. Atteggiamento questo che scatenerà le gelosie di Carolina, ragazza bella e talentuosa della classe nonché ricca e viziata.

La rivalità con Carolina

A scatenare la rivalità tra Julie e Carolina non è soltanto l’affetto per Alain. Una parte molto importante delle lezioni che vengono impartite agli alunni riguarda la musica e, in particolare, il canto. Carolina è tra le voci più apprezzate della classe insieme a Tania, cugina di Julie. Quest’ultima è stata scelta per un concerto quando, a causa della tensione, perde la voce. Invece di chiedere a Carolina è Julie a prendere il suo posto in quell’occasione, cavandosela egregiamente. Questo punta i fari sul talento della ragazzina, scatenando però le gelosie e le vendette di Carolina, pronta a tutto, anche ad utilizzare l’influenza del potente padre, pur di sovrastarla.

julie rosa bosco

Una famiglia in difficoltà

Se in classe Julie deve vedersela con le ire di Carolina, a casa le cose per la famiglia Klemen iniziano ad andare male. Lo zio della protagonista rischia il licenziamento dopo aver subito un incidente e questo mette in affanno l’intera famiglia, soprattutto ora che c’è una bocca in più da sfamare. In più il primogenito Johann è deciso a lasciare la vetreria perché desideroso di diventare un costruttore di violini. Quando lo zio perde il lavoro, tutti cercano di supportare la famiglia, incluso Julie che, di nascosto, inizia a lavorare in una panetteria. Per fortuna sarà il padre di Alan a proporre allo zio un lavoro: l’uomo vuole impiantare una piccola fabbrica di oggetti artistici di vetro e gli propone di esserne il direttore. In questa fabbrica, che otterrà poi un buon successo, Klemen assumerà anche il figlio Johann, desideroso di tornare a lavorare al suo fianco.

Il finale

Arriviamo alla fine della nostra storia quando il maestro di musica della scuola, notato il grande talento di Julie, la sceglie come voce solista per il coro della Cattedrale di S. Carlo, la più grande ed importante chiesa di Vienna. La gelosa Carolina non lo accetta e organizza una trappola per Julie: una fossa in cui farla cadere. Per uno scherzo del destino è però lei a finirci, rompendosi una gamba. Di fronte a questa grande cattiveria, anche le poche amiche la abbandonano ma non Julie che, invece, va a trovarla con sincero affetto. Il gesto scioglie ogni dissapore tra le due che, finalmente, diventano amiche. Arriva infine il giorno del concerto che si rivela un grandissimo successo per Julie. La ragazza ha di fronte a se un brillante futuro nel canto e nell’amore con Alan e, ormai, è una vera e propria ragazza viennese.

Julie, rosa di bosco: curiosità e considerazioni

Un affresco post-bellico

La storia di Julie è interamente permeata dal tema della guerra. La protagonista è orfana della Grande Guerra e, dal Tirolo, si trasferisce a Vienna, città che dal conflitto è uscita sconfitta. Sin dai primi minuti dell’anime è infatti messa in evidenza, nonché raccontata, la situazione economica in cui vive gran parte della popolazione dopo il difficile periodo storico. Nell’anime ci sono scene, che sembrano quasi dipinti, di gente che vive per strada, di chi arranca dopo aver perso il lavoro o, ancora, di chi ha perso casa e famiglia. La stessa Julie ha perso tutto ed è costretta ad abbandonare la sua casa per cominciare una nuova vita proprio in questa Vienna ferita dalla guerra. La protagonista si fa dunque rappresentante della situazione di molti orfani di guerra, mostrando le difficoltà ma anche il coraggio che ne consegue da un dramma simile.

Propaganda ‘turistica’

Alle scene dell’anime che mettono in evidenza la difficile situazione economica di Vienna e, più in generale, dell’Austria dopo la Grande Guerra, si contrappone la volontà forte di mettere in evidenza le bellezze della città. Una volontà che appare evidente sin dal primo episodio di Julie – rosa di bosco. Lo spunto viene dato dall’incontro della protagonista con un uomo, che scopriremo essere un noto costruttore di violini. Julie, incuriosita da una statua di Schubert, chiede all’uomo chi sia; questo dà inizio ad una chiacchierata durante la quale non solo l’uomo le racconta chi è il grande musicista, tra i simboli di Vienna, – citando, peraltro, ‘La Rosellina selvatica’, canzone che la protagonista intona e che sarà simbolo del suo successo nel canto – ma la accompagna personalmente attraverso i posti simbolo di Vienna come una vera e propria guida turistica. La passeggiata è quindi allietata dalla visione dei monumenti più noti della città, il tutto sulle note dei suoi più noti musicisti. “Anche se abbiamo perso la Grande Guerra, la cultura della nostra Vienna è ancora viva”, concluderà quindi l’uomo, riassumendo il senso dell’intera scena.

Una particolare scelta grafica

Dal punto di vista della realizzazione va notato che alle consuete scene animate viene affiancato l’uso di immagini televisive di repertorio. Si tratta di video dalla fattura non proprio eccelsa che, tuttavia, servono a far rivivere il vero spirito delle città in quegli anni. Tali filmati possono raffigurare danze popolari tirolesi o vedute di Vienna ma anche momenti della Grande Guerra, utilizzati soprattutto all’inizio della storia per introdurre lo spettatore al contesto storico. Chiaro che quelle che riguardano la città di Vienna sembrano costituire pura pubblicità per invogliare il turismo in Austria.

La sigla

Julie – rosa di bosco presenta più di una sigla italiana. La prima è stata realizzata da Marco Fapani e cantata da Cristina Colangelo. Un’altra è invece scritta da Arnaldo Capocchia e Douglas Meakin ed eseguita dai Rocking Horse. Infine, dal 2020, la serie è stata trasmessa nel contenitore Contactoons e, per l’occasione, è stata realizzata una nuova sigla, scritta da Santo Verduci e Gennaro De Stefano e cantata da Santo Verduci assieme a Michela Tupputi.

I personaggi

Julie – La protagonista dell’anime. È ragazzina di 11 anni, tirolese, che dopo la morte dei genitori va a vivere a Vienna.
Madre e padre di Julie – Sono due contadini tirolesi di cui non viene rivelato il nome. Moriranno a causa di una bomba di guerra.
Carl Klemen – Zio di Julie e maestro artigiano nella vetreria. Accoglie Julie con gioia, nonostante il momento economicamente difficile.
Clara Klemen – Zia di Julie, accoglie la ragazzina come una figlia.
Johann – Figlio maggiore dei Klemen, lavora con il padre nella vetreria ma sogna di diventare un costruttore famoso di violini.
Tania – Cugina di Julie, ha la sua stessa età ed è infatti anche una compagna di classe. Le sarà sempre di supporto, una grande amica.
Henrich – È il più piccolo della famiglia Klemen. Dispettoso e birbante, avrà più di un battibecco con Julie.
Pepe – È uno scoiattolino che Julie porta con se dal Tirolo.
Signorina Theresia – Maestra di Julie severa e bisbetica. Si addolcirà ritroverà Tommaso, suo vecchio amore, poi uomo della sua vita.
Signor Harvey – È il maestro di musica di Julie. Sarà lui a proporla come solista nel coro della Cattedrale di S. Carlo.
Oskar – Un anziano liutaio amico di Julie nonché il primo che incontra una volta a Vienna. Sarà lui a mostrarle le bellezze della città.
Alan – Il ragazzo più brillante e ambito della scuola di Julie. Tra lui e Julie nascerà un grande amore.
Carolina – La studentessa che diventa rivale di Julie e fa di tutto per ostacolarla. Alla fine un gesto di grande altruismo della protagonista le farà diventare amiche.

Curiosi di riscoprire altre storie legate agli anime degli anni ’80? Abbiamo affiancato Hurricane Polimar nelle sue missioni, tifato per i protagonisti di Prendi il mondo e vai e risolto casi difficili con Angie Girl. Abbiamo cantato e pianto con Jane e Micci, vissuto il drammatico percorso di Remi e ci siamo appassionati alle sfide sportive di Holly e BenjiShingo e Mila e Shiro. Ma anche molto, molto altro!

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Anna Montesano

Scrittrice da quando ne ho memoria, dai diari al web. Viaggiatrice incallita e malata di serie tv, appassionata di tv e cinema. Nella vita un solo motto: "Perché rimandare a domani quando puoi vederlo oggi?"

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Un commento

  1. Troppa musica in sottofondo fastidiosa. Capisco la qualità della musica classica ma qui è utilizzata troppo. Peccato🤷🏻‍♂️

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