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Stranezze e maiali di Elon Musk

Tutte le vicende degli ultimi mesi che hanno visto protagonista l'eccentrico miliardario

Il 2020 è stato sicuramente un anno particolare e unico nel suo genere per tutti, ma, anche in questo contesto, Elon Musk è riuscito lo stesso farsi notare. Questo imprenditore miliardario rappresenta lo stereotipo di tutte le più efficaci strategie di Marketing per la creazione di un personaggio. Già negli scorsi anni, per la sua eccentricità e carisma, è sempre riuscito a farsi notare e a dominare il ciclo delle notizie, ma gli scorsi mesi sono stati particolarmente vivaci, con un figlio, SUV squadrati, voli spaziali con equipaggiomaiali cibernetici. È quindi il caso di ripercorrere i recenti avvenimenti che hanno visto Musk come protagonista.

Sui passi di Elon Musk

Il 2020 di Elon Musk comincia in realtà prima dell’inizio dell’anno, con l’annuncio a novembre 2019 dello spigolosissimo Cybertruck, il SUV di Tesla uscito direttamente dal mondo dei videogiochi. La presentazione, oltre per l’estetica polarizzante del veicolo, ha fatto particolarmente parlare di sé per il vetro antiproiettile, sconfitto durante una dimostrazione da una semplice palla di metallo.

Elon Musk 2020 Tesla Cybertruck

Il SUV ha fatto comunque il record di preordini (anche grazie alla bassa barriera di ingresso di soli 100€ completamente rimborsabili). Abbiamo avuto anche l’opportunità di vedere un probabile prototipo del veicolo in strada guidato (male) dallo stesso Musk (o forse dall’Autopilot di bordo).

Su Twitter come Trump

Con l’arrivo del 2020 e dello spostamento di molti pezzi della nostra vita online a causa del lockdown, anche per Elon Musk è diventato predominante il suo rapporto combattuto con il social network Twitter. Anche prima di questa transizione il miliardario si è riuscito ad infilare in situazioni spinose e addirittura legali, come nel caso del sommozzatore soccorritore che aveva insultato dandogli del pedofilo (‘pedo guy‘).

Con la pandemia in corso, però, la situazione è in un certo senso peggiorata: sono infatti emerse diverse opinioni controverse di Musk sul coronavirus e sull’effettiva necessità di tenere chiusi gli impianti di produzione. Oltre a sminuire come “stupido” il panico per la nuova malattia, presto il miliardario si è unito alle proteste, legate soprattutto alla destra più o meno estrema americana, per “liberare l’america” dal lockdown. Musk all’epoca minacciò di spostare il quartier generale di Tesla dalla California, una stato che è stato particolarmente prudente con la chiusura, verso il Texas o il Nevada, pur di tenere aperta l’azienda. Arrivo addirittura al punto di invitare le autorità ad arrestarlovisto che, nonostante le regole, era pronto a riaprire gli impianti californiani.

Le sue uscite, oltre dal punto di vista dell’immagine, lo hanno a volte anche danneggiato economicamente, come quanto ha commentato il prezzo delle azioni di Tesla sostenendo che fossero troppo alte e queste, di conseguenza, sono effettivamente crollate poco dopo.

Eccentrico pure nella paternità

nuovo nome figlio Elon MuskPer quanto questo non sia servito a limitare la sua stravaganza social, la nascita del figlio di Elon Musk e dell’artista Grimes a maggio ha sicuramente spostato l’attenzione della stampa. Più che l’identità dei genitori, però, ha stupire è stato il nome: si tratta infatti probabilmente nella prima persona al mondo chiamata X Æ A-12.

Se fosse solo per l’eccentricità del nome, la cui “spiegazione” potete trovare nel tweet qui sopra, probabilmente la storia sarebbe finita lì. Ma invece ci sono stati diversi seguiti: innanzitutto, come forse anticipabile, un nome del genere non è legale, almeno in California, visto che non contiene solo caratteri alfabetici inglesi. Per rimediare è stato quindi cambiato in “X Æ A-Xii”, che, anche se elimina il 12, conserva comunque il carattere Æ, e quindi in teoria rimane illegale.

È poi emerso che neanche gli stessi genitori chiamano il figlio con il suo nome esteso (e come biasimarli). Usano infatti, al suo posto, il soprannome “Little X” (Piccola X). Chissà che questo non diventi poi il nome ufficiale con un altro cambio a livello anagrafico.

Una (astro)nave stabile

Se la gestione di Tesla a colpi di tweet può sembrare a tratti caotica, c’è un’altra azienda molto meglio gestita e che durante questo anno ha coronato diversi successi. Stiamo parlando ovviamente di SpaceX, la cui crescita ed espansione vanno in (gran) parte attribuite alla gestione operativa della sua presidentessa COO, ovvero Gwynne Shotwell.

Meriti a parte, il 2020 è stato veramente un anno glorioso per la compagnia spaziale privata. L’apice di questa serie positiva è stato senza dubbio il lancio di una capsula Crew Dragon realizzato il 30 maggio in collaborazione con la NASA, che ha portato gli astronauti Bob Behnken e Doug Hurley a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.

Il lancio è stato talmente un successo che lo stesso Musk ha detto che è pronto a portare l’azienda nella prossima fase, dove il focus principale sarà l’astronave Starship. Nei piani a lungo termine, infatti, Falcon 9Falcon Heavy saranno messi da parte da favore di questa enorme navicella, che sarà utilizzata per un po’ di tutto: voli intercontinentali, lanci di satelliti, viaggi verso la Luna Marte. I test per quest’ultima stanno proseguendo, con progressi incoraggianti, mentre le prenotazioni per volare sulla Crew Dragon vanno a ruba anche tra noi europei.

Non dimentichiamoci poi dei satelliti Starlink: sta infatti proseguendo a ritmo serrato il lancio della costellazione di satelliti di SpaceX destinati a portare internet in tutto il mondo. A regime saranno migliaia, con però non poche proteste da parte degli astronomi, i quali si lamentano che questa presenza interferisce con le loro osservazioni da Terra.

Come il Black Mirror

Tra una pausa da Twitter rotta poco dopo giorni e l’altra, qualche giorno fa Elon Musk ha di nuovo attirato le attenzioni di tutti con una demo della sua azienda Neuralink, specializzata nel creare un dispositivo per interfacciare gli umani con le macchine.

Neuralink demo elon Musk copertina PETALa dimostrazione ha visto come protagonisti alcuni maiali, usati come tester per mostrare come il Link cerebrale sia in grado di rilevare in maniera accurata i segnali neurali. I suini hanno anche dimostrato come, anche dopo due mesi dall’operazione di impianto, non siano presenti problemi di salute o funzionali.

Oltre allo stupore per la dimostrazione, alcune persone e organizzazioni (come PETA) si sono mostrare poco contente di questa prova in vivo. Altri, tra cui lo stesso Musk, hanno invece tracciato un parallelo tra il dispositivo e la serie Black Mirror, dove, nonostante la natura auto-conclusiva degli episodi, è spesso presente in maniera trasversale un dispositivo impiantato nella testa pensato proprio per interfacciarsi con il cervello.

Nonostante la vivacità di questi mesi, siamo sicuri che Elon Musk potrà riservarci ancora qualche sorpresa per chiudere in bellezza il 2020. Speriamo almeno che non si tratti di un altro parallelo con Black Mirror, con protagonisti i maiali di Neuralink e il destino del Primo Ministro Britannico.

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