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Falco il superbolide: una lotta tra bene e male combattuta sui circuiti di Formula Uno

Un anime in cui le corse automobilistiche diventano una lotta all'ultimo sangue tra bene e male

Per il nostro nuovo appuntamento con la rubrica dedicata agli anime degli anni ’80 torniamo al genere spokon e, dunque, all’ambientazione sportiva. Falco il superbolide ci porta infatti tra agguerrite e spesso mortali corse automobilistiche. La serie animata prodotti dalla Toei Animation nel 1976 fa il suo arrivo in Italia tra la fine della decade e gli inizi degli anni ’80 su reti locali.

Le corse automobilistiche sono però solo un pretesto per dare spazio e a vere e proprie battaglie tra bene e male, incarnate in questo caso da due scuderie rivali che si giocano tutto, anche la stessa vita, sulla pista. Nel corso del 21 episodi dei quali è composto l’anime, lo spettatore si trova infatti immerso in vere e proprie battaglie combattute su pista a bordo di potenti bolidi.

Falco il superbolide: la storia dell’anime

Black Shadow contro Sayongi

L’anime ci immerge sin dai primi istanti nell’atmosfera che permea poi tutta la serie. Il primo episodio ci mostra infatti i piloti protagonisti già nel mezzo di una gara senza esclusione di colpi, dove sono però due le scuderie che si contendono la vittoria. Da una parte abbiamo la Black Shadow, il cui proprietario è il misterioso Ayab Mobil Dick. Si tratta della scuderia ‘favorita’, caratterizzata da piloti feroci e disposti a tutto per accaparrarsi la vittoria. Rappresentano dunque la parte del ‘male’ dell’anime, il villain da battere.

Se la Black Shadow è dunque la scuderia ‘principe’, quella da battere, la Sayonji è una scuderia nata da poco, che dimostra sin da subito di essere però molto competitiva. Alla guida della macchina da corsa Hayabusa Special c’è il nostro protagonista, Ken Hayabusa, che è inoltre il figlio dell’Ingegner Hayabusa, progettista dei motori della scuderia.

falco il superbolide

Una corsa per la vita

Dopo le presentazioni si torna dunque alla prima gara. La corsa nella quale vediamo impegnati nel primo episodio i vari protagonisti, ci fa subito comprendere l’atmosfera e il mood che ritroveremo poi nell’intero anime. Le gare non sono infatti delle semplici corse automobilistiche ma vere e proprie battaglie senza esclusioni di colpi, anche scorretti. Il cronista presenta infatti la gara come una ‘corsa contro la morte’. Ad averla organizzata è il misterioso Ayab, il proprietario della Black Shadow le cui intenzioni non sono delle migliori.

La gara va in scena ai piedi di un vulcano attivo, la cui lava rende ad un certo punto impossibile continuare. Il nostro Ken non è però affatto disposto ad arrendersi, nonostante rischi seriamente la vita. Anche perché non c’è solo la lava a metterlo in pericolo, ma anche i tentativi di sabotaggio dei rivali, pronti anche ad ucciderlo se serve per vincere.

La vendetta di Ken Falco e la vera identità di Ayab Mobil Dick

Ken il Falco, così soprannominato per la sua velocità (che richiama dunque quella del falco pellegrino, uccello più veloce al mondo), non è però un pilota semplice da battere. La determinazione indistruttibile del nostro protagonista è forte anche per i drammi vissuti in passato. Suo padre e suo fratello sono morti. Il primo è morto accidentalmente durante lo sviluppo del motore V3; il fratello, invece, durante una gara automobilistica. Ken è determinato a vincere per loro e per vendicare la tragica morte di suo fratello.

Il pubblico non sa che proprio dietro la maschera del malvagio Ayab Mobil Dick si nasconde proprio l’uomo che lo ha ucciso. Lui è il famigerato pilota Benny Kramer, squalificato a vita anni prima per essere stato responsabile della morte di 13 piloti, tra cui, appunto, il fratello di Ken. La vera identità di Ayab sarà svelata a tutti solo alla fine dell’anime, davanti a tutti (giornalisti compresi).

falco superbolide ayab

La nascita della V5

Nel corso dei 21 episodi dell’anime Falco il superbolide si susseguono una serie di gare automobilistiche e colpi di scena. La scansione degli avvenimenti rimane più o meno la medesima, con l’aggiunta di nuovi nemici o alleati di tanto in tanto. Falco non è infatti il solo a scendere in pista ma è anzi aiutato da una serie di piloti dalle caratteristiche disparate.

L’anime arriva perciò alla sua conclusione con un’ultima gara che sancirà il vincitore assoluto tra le due scuderie rivali. Per questa importantissima gara l’ingegner Sayonji riesce a portare a termine un’auto speciale, velocissima: la V5, che nasce dalla fusione dei motori, già potentissimi, V3 e V4. Ayab non è però disposto a soccombere, motivo per il quale dà ordine al suo braccio destro di progettare un’automobile che sia ancora più potente della sua V5.

Il finale

Dopo essere riuscito a sviluppare la Splendent, un’auto potentissima che sarà lui stesso a pilotare, Ayab annuncia che l’ultima gara non solo sancirà il vincitore assoluto tra le due scuderie, ma anche che il perdente dovrà ritirarsi definitivamente dal mondo delle corse. E non è tutto: è lui a scegliere il circuito infernale di questa gara importantissima che vedrà scorrere fiumi di sangue.

“Uccidete tutti i piloti tranne Ken”, è l’ordine che Ayab dà agli altri piloti della sua scuderia. Il suo desiderio è infatti di distruggere personalmente Ken il Falco. Non ha però fatto i conti con la determinazione del pilota avversario e la potenza della sua auto: nonostante i trucchi scorretti e i vari tentativi di sabotaggio, Ken riesce a vincere e a distruggere Ayab. La sua scuderia è definitivamente distrutta.

falco il superbolide finale

Ken il superbolide: curiosità e considerazioni sull’anime

Più di semplici automobili da corsa

Nel corso dei 21 episodi che compongono l’anime lo spettatore non può fare a meno di notare che le auto che scendono in pista non sono semplici macchine da corsa. Quelle che gareggiano sono invece macchinari super sofisticati, capaci di diventare armi e addirittura di volare. Come anticipato all’inizio dell’anime, più che una gara automobilistica quella che va in scena è una vera e propria battaglia tra bene e male, un combattimento su corsa.

Se ci focalizziamo sulla Hayabusa Special, l’auto di Ken, è impossibile non notare i tratti veramente futuristici per gli anni ’70. Le capacità dell’auto ne fanno infatti una vera e propria chicca ingegneristica, che strizza l’occhio ad alcuni robottoni di quegli anni. È questo lo spunto che ci porta a dire che il protagonista dell’anime e la sua storia passano in secondo piano rispetto alle auto e alle corse che caratterizzano l’intero anime. E questo ci porta ad analizzare il prossimo punto.

Ken il falco non è il vero protagonista dell’anime

A differenza di altri anime di genere spokon di quegli stessi anni, dove il protagonista e la sua storia (solitamente drammatica) fanno da fulcro per l’intera serie animata, in Falco il superbolide le cose cambiano. Sono le auto futuristiche e ancor di più le gare automobilistiche ad essere le vere protagoniste dell’anime. Le vicende si incentrano tutte sulla gara tra Black Shadow e Sayonji e l’attenzione è tutta su ciò che può accadere sul circuito.

Questo accade grazie al fattore imprevedibilità dato dalle scorrettezze concesse in gara. In pista non si corre soltanto ma si può colpire l’avversario nei modi più disparati e scorretti, come fa la Black Shadow. Questa rappresenta chiaramente una novità rispetto agli anime dello stesso genere usciti in quegli anni e poco dopo. Tutti questi elementi – alla quale vanno aggiunti i circuiti terribili, talvolta infernali – tendono a mettere in secondo piano la figura del protagonista e la sua storia rispetto alle prodezze viste in pista e alla forza dei motori in gara.

La sigla

La sigla, dal titolo Ken Falco, è cantata dai Superobots su musica, testo e arrangiamento di Vito Tommaso.

Desiderosi di rivivere altre storie di anime degli anni ’80? Vi ricordiamo che siamo andati all’avventura con Goku, protagonista di Dragon Ball. Ci siamo tuffati nella missione de La regina dei mille anni e tra le stelle col principe Chobin. Abbiamo vissuto i tormenti d’amore di Johnny e della dolce Kyoko. Ci siamo immersi nelle battaglie su pattini a rotelle di Muteking. Abbiamo vissuto il drammatico percorso di Remi e ci siamo appassionati alle sfide sportive di Holly e BenjiShingo e Mila e Shiro. Ma anche molto, molto altro!

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Anna Montesano

Scrittrice da quando ne ho memoria, dai diari al web. Viaggiatrice incallita e malata di serie tv, appassionata di tv e cinema. Nella vita un solo motto: "Perché rimandare a domani quando puoi vederlo oggi?"

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